Epistēme/Dissertazioni. 16

FRANCESCO PESCE, Amore di Dio e amore dell’uomo, 2014, pp. 328
 
Contenuto
Nella loro corrispondenza reciproca, l’amore di Dio e quello dell’uomo permettono di considerare l’amore nel suo rilievo di categoria teologica. In questo senso, il teologo luterano Eberhard Jüngel si distingue per l’importanza che – in una riflessione complessiva in cui la fede occupa una posizione centrale – sa conferire al registro amoroso. La ricerca presentata in questo volume si propone di confrontarsi col pensiero di Jüngel, nella consapevolezza che l’approfondimento teologico della categoria di amore può offrire un contributo decisivo per l’elaborazione di una riflessione su Dio il più possibile corrispondente all’autorivelazione divina attestata dalle Scritture. Al tempo stesso, anche il piano antropologico risulta arricchito da tale indagine, dal momento che l’amore appartiene in modo singolare all’esistenza dell’uomo
 
Destinatari
Studiosi di teologia.
 
Autore
FRANCESCO PESCE, presbitero della diocesi di Treviso e rettore del collegio vescovile Pio X, ha conseguito il dottorato in teologia presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II, con specializzazione in teologia del matrimonio e della famiglia. Insegna presso gli istituti di scienze religiose di Treviso e Portogruaro, dove ha tenuto un corso di approfondimento in antropologia teologica sui temi del maschile e del femminile. Ha tradotto e curato La carne si fa amore. Il corpo nella storia della salvezza (Siena 2010), di José Granados, e pubblicato, insieme a G. Marengo, Creazione dell’uomo, generazione della vita. In dialogo con il pensiero di M. Henry (Siena 2011).
 
 
 
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