Eternità tra spazio e tempo: dalla coscienza al cosmo

Padova, 19-21 maggio 2022. Un convegno internazionale affronta il concetto di eternità mettendo in dialogo due premi Nobel, Roger Penrose e Gerard T’Hooft, con studiosi di fama mondiale in diverse discipline, dalla fisica alla psicologia, dalla filosofia alla teologia.

Il Dipartimento di Filosofia, sociologia, pedagogia e psicologia applicata (Fisppa) dell’Università di Padova, in occasione delle celebrazioni per l’Ottocentenario dell’Ateneo organizza il convegno internazionale Eternità tra spazio e tempo: dalla coscienza al cosmo – EST (Eternity between Space and Time: from consciousness to the cosmos), che si svolgerà a Padova dal 19 al 21 maggio 2022.

Con la direzione scientifica di Ines testoni (Master in “Death Studies & the End of life” – Università di Padova), Fabio Scardigli (Politecnico di Milano – Dipartimento di matematica) e Andrea Toniolo (preside della Facoltà teologica del Triveneto), il convegno EST mette in dialogo premi NobelRoger Penrose e Gerard T’Hooft – e ricercatori di chiara fama mondiale – tra cui Gabriele Veneziano, Federico Faggin, Mario Plebani, Kurt Appel, Massimo Cacciari – per discutere come affrontare in modo innovativo il concetto di eternità.

La Facoltà teologica collabora, in particolare, per la terza giornata dei lavori (sabato 21 maggio), articolata in due sessioni. Sul tema “Eternità e tempo tra filosofia e teologia” interverranno Kurt Appel (L’ottavo giorno: il tempo biblico come ‘Aufhebung’ [sublimazione] del tempo categoriale); Roberto Tommasi (Temporalità, eternità, libertà. Riflessioni da Kierkegaard, Heidegger e Ricoeur); Leonardo Messinese (L’apparire assoluto dell’Eterno come senso originario del tempo e della storia). La seconda parte, “L’annuncio divino dell’eternità”, prevede le relazioni di Giuseppe Barzaghi (Mistero-Disegno eterno: la simultaneità dell’ispezione), Andrea Toniolo (Il tempo, rivelazione o negazione dell’Eterno? La metafora moderna della ‘morte di Dio’); Leopoldo Sandonà (I noi sono eterni – ‘Die Wir sind ewig’. Eternità e alterità a partire dal pensiero dialogico).

Leggi l’articolo sul convegno.

 

«La categoria di eternità non è più appannaggio dell’astrazione filosofica o teologica, ma acquista rilevanza anche nell’ambito scientifico, antropologico, etico – spiega il preside della Facoltà Andrea Toniolo –. La dialettica temporalità ed eternità, emersa in tutta la sua forza nella modernità con la crisi della concezione meccanica del tempo, risulta feconda per pensare la condizione umana, dentro il cosmo e nella sua trascendenza. Permette di ricomprendere la temporalità (e quindi la condizione umana) in modalità diverse, non riducibili al tempo fisico, meccanico, e la storia, non più diametralmente opposta all’eterno: il tempo è la condizione di accesso all’eterno, non la sua negazione. Le implicazioni teologiche sono notevoli. Come sosteneva E. Jüngel: “l’essere eterno di Dio è più diversificato e anche più temporale di quanto noi siamo in grado di pensare”. Il guadagno filosofico, etico e teologico del pensiero moderno è quello di aver considerato la temporalità come qualifica unica e originale dell’essere umano (homo temporalis, direbbe J.-L. Marion), non diametralmente opposta all’eternità (intesa in passato come tempo senza fine) ma come correlata con l’eternità, imago Dei, a motivo di due elementi: la memoria e la relazione».

«Poiché l’illimitato sembra inconciliabile con il mondo, il convegno accende il confronto tra diversi linguaggi per scardinare credenze e costruire ponti, aprendo così un varco che proietti la riflessione verso nuovi orizzonti in grado di liberare la coscienza dagli angusti spazi di ciò che diamo per scontato – afferma Ines Testoni –. È importante fare questa fatica, perché in ciò che diamo per scontato si annida il nostro terrore più profondo: il crederci mortali, ovvero totalmente annientabili. Capire che cosa significa eternità ci permette di pensarci oltre il limite della morte. Questo convegno – conclude Ines Testoni – vuole rendere espliciti i linguaggi che parlano di finitudine, considerando il concetto di eternità come il perno sul quale far ruotare antiche e nuove definizioni dei rapporti tra limite e infinito, vuoto e materia, niente e essere, fisica e metafisica, mortalità e immortalità».

 

I lavori del convegno si svolgeranno al Centro congressi Orto botanico (19-20 maggio) e al Teatro Ruzante (21 maggio) e saranno disponibili in doppio audio (italiano-inglese) con traduzione simultanea.

Per informazioni e iscrizioni consultare il sito del convegno: http://est.psy.unipd.it/

Scarica la brochure e la locandina

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