2007 – fascicolo 3

Studia Patavina – anno LIV – fascicolo 3 (settembre – dicembre 2007)

Editoriale

L. PADOVESE
Un vescovo presenta un libro: G. Grampa, La schiena di Dio. L’esperienza religiosa in tempi di fanatismo

Ricerca

A. MARTIN
Il senso della fede e le ambivalenze necessarie in Mc 4,35-41

Problemi e discussioni

O. TODISCO
Liberare la verità di Dio. Il contributo di G. Duns Scoto

C. BARBERA
Peccato originale e battesimo in Alano di Lilla

Rassegna

G. SEGALLA
L’orizzonte attuale della teologia giovannea

Nota

A. LATORRE
Le origini di Antisemitismo. La paradossale difesa dell’Ebraismo da parte di un neo-battezzato: Eugenio Zolli

Notiziario

G. SEGALLA
62° Congresso generale della «Studiorum Novi Testamenti Societas» (SNTS), Sibiu (Romania), 31 luglio-4 agosto 2007

Recensioni, schede e segnalazioni bibliografiche

Libri ricevuti


ALDO MARTIN
Il senso della fede e le ambivalenze necessarie in Mc 4,35-41.

In Mc 4,35-41 emergono alcune tensioni interpretative: il sonno di Gesú esprime indifferenza o fiducia? Il reclamo dei discepoli è un rimprovero o un’invocazione? Il comportamento di Gesú allude tipologicamente a quali figure? L’atteggiamento dei discepoli, redarguito come mancanza di fede, non rivela piuttosto il loro affidamento a Gesú? Il presente contributo vuol suggerire la necessità di tali «ambivalenze», che imprimono dinamicità all’episodio e chiamano in causa il lettore. Il tema della fede, poi, è de-clinato non in modo univoco ma ambivalente, perché le azioni definite assenza di fede nei discepoli, altrove vengono elogiate come attestazione di fede.

(The meaning of Faith and the Necessity of Double Meanings in Mk 4,35-41). There are some problems in the interpretation of Mk 4,35-41: does Christ’s sleep express indifference or trust? Can His disciples’ claim be considered as a reproach or as an invocation? Which types does Christ’s behaviour hint at? Doesn’t the disciples’ attitude, which is reproached as lack of faith, reveal that they put their trust in Jesus? This contribution suggests the necessity of these double meanings, which make the episode dynamic and which make readers reflect about it. The theme of faith is not univocal in this episode, but it has a double meaning, because the disciples’ actions, defined as lack of faith, are praised as statement of faith.

top

 

CARMELO BARBERA
Peccato originale e battesimo in Alano di Lilla.
La ricerca sul peccato origina-le e sul sacramento del battesimo in Alano è inquadrata storicamente nell’ambito della speculazione teologica medievale. L’analisi è dedotta per la maggior parte dalla prima parte De Fide contra hae-reticos dedicata contro gli Albigesi, ma anche dalle altre opere, come le Theologicae Regule, la Summa quoniam homines, le Distinctiones seu Summa quoad modis, il Liber poenitentialis, la Summa de Arte Praedicatoria, i Sermones, il De sex alis cherubim. La dottrina è quella del conci-lio Lateranense IV; in cui si condannano gli Albigesi e si scorge una relazione di impostazione con le confutazioni e le argomentazioni di Alano.

(Original Sin and Baptism in Alan of Lille). The research on original sin and the sacrament of baptism in Alan of Lille is seen in the historical perspective of the theological speculation of the Middle Ages. Most of the analysis is deduced from the first part De Fide contra hereticos against Albigenses, but also from other works, like Theologicae Regule, Summa quoniam homines, Distinctiones seu summa quoad modis, Liber poenitentialis, Summa de Arte Praedicatoria, Sermones, De sex alis cherubim. The doctrine is the one of the Lateran Council IV, where Albigenses were condemned and the definition of the problem has a relation to Alan’s confutations and arguments.

top

ORLANDO TODISCO
Liberare la verità di Dio. Il contributo di G. Duns Scoto.

Il saggio tenta di dar conto delle implicazioni teoretiche dell’assunto secondo cui il mondo non è voluto perchè il più per-fetto, ma è perfetto perché voluto, e cioè espressione della libertà creativa divina. Esso si articola in due momenti. 1. Critica della tesi pagana, secondo cui perfezione equivale a necessità, nel contesto della concezione del mondo, che è da sempre ed è per sempre, in linea con la logica parmenidea se-condo cui da nulla il nulla, l’essere dall’essere. 2 Proposta alternativa scotista, secondo cui perfezione equivale a libertà, e viceversa, in linea con la persuasione che il mondo non era ed ora è, non perché doveva essere, ma perché colui, che avrebbe potuto non volerlo o volerlo diversamente, lo ha voluto. La Conclusione mette in chiaro alcune implicazioni di questa tesi, teoreticamente feconda di implicazioni, con un taglio propriamente esistenziale.

(Freeing God’s Truth. G. Duns Scoto’s contribution). This essay tries to summarize the theoretical implications of the thesis that the world is not wanted because it is the most perfect, but it is perfect because it is wanted, i.e. it is the expression of God’s freedom to create. It is divided into two main parts: 1. Critical analysis of the pagan thesis that perfection is equivalent to necessity in the context of the idea of the world which has always been and will always be in accordance with the Parmenidean logic: nothing from nothing, Being from Being. 2. Scoto’s alternative proposal: perfection is equivalent to liberty and vice versa, according to the persuasion that the world was not and not it is, not because it had to be, but because He, who had the possibility not to want it or to want it different, wanted it. The Conclusion explains some implications of this thesis, which is theoretically full of implications, from an existential point of view.

top

Facebooktwitterlinkedinmail