Informazione come struttura

Gian Luigi Brena pubblica un saggio sul dialogo fra cultura e scienza, in cui si accorda, oggi, all’antropologia filosofica l’arduo compito di integrazione dei saperi e di responsabilità per la società globale.

È in libreria il nuovo di libro di Gian Luigi Brena Informazione come struttura. Una critica dello scientismo, pubblicato nella collana editoriale Sophia della Facoltà teologica del Triveneto (Emp-Fttr, pp. 216, € 18,00).
Il volume prosegue la ricerca avviata dall’autore con le pubblicazioni Identità e relazione (2009) e Dialogo tra civiltà e secolarizzazione (2012) affrontando, in questa terza tappa di studio, i nodi problematici dei rapporti tra scienza e tecnologia, e tra scienze fisiche, biologiche e informatica dal punto di vista dell’evoluzione e dell’informazione come progressiva strutturazione della realtà e della sua inadeguata simulazione tecnologica.
Brena propone una riflessione sulla necessità, oggi, per l’antropologia filosofica – estesa a tutte le dimensioni dell’esperienza umana e al dialogo tra i popoli – di ripercorrere le tappe della scienza moderna. Questa infatti ha diffuso una mentalità dominata dalle scienze naturali e non ha saputo riconoscere un posto adeguato al “senso umano” nella sua ricchezza di dimensioni, compresa quella culturale e religiosa. Alla filosofia spetta oggi l’arduo compito di integrazione dei saperi e di responsabilità per la società globale.

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