Le relazioni del prete alla luce della teoria psicologica dell’attaccamento

È in libreria il volume di Giancarlo Pavan “Le relazioni del prete alla luce della teoria psicologica dell'attaccamento. Aspetti teorici, ricerca empirica e questioni formative” (Sophia. Episteme – Studi e ricerche, 18). Un interessante contributo di psicologia della religione frutto di una ricerca svolta tra i preti veneti.

Le relazioni del prete alla luce della teoria psicologica dell’attaccamento. Aspetti teorici, ricerca empirica e questioni formative è il titolo del libro di Giancarlo Pavan, prete trevigiano docente di psicologia all’Issr e all’Ita di Treviso-Vittorio Veneto.
Il volume, pubblicato nella collana Sophia della Facoltà, in coedizione con le Edizioni Messaggero Padova (Episteme – Studi e ricerche, 18), presenta i risultati di una ricerca psicologica svolta tra i preti ordinati tra il 2000 e il 2012 nelle nove diocesi del Veneto. L’indagine parte da una precisa teoria di riferimento, cioè quella dell’attaccamento, sulla relazione tra madre e bambino. Sulla base di questo sfondo concettuale sono state prese in esame alcune relazioni interpersonali e, cosa forse un po’ meno scontata, anche la relazione con Dio, considerata quindi a pieno titolo come “figura di attaccamento”.

Da una parte iniziale a carattere teorico, più fondativa, l’autore passa attraverso la ricerca empirica condotta su un campione di preti diocesani veneti, evidenziando il legame tra la qualità della cura genitoriale percepita e le caratteristiche della relazione con Dio; approda infine a delineare alcune indicazioni utili per la formazione dei futuri presbiteri.

Nel panorama italiano, la situazione del Veneto appare particolare per la presenza in ciascuna diocesi del proprio seminario diocesano e per il consistente numero di alunni del seminario minore. Questa caratteristica, unita all’importanza riconosciuta al tema delle relazioni interpersonali nell’itinerario di formazione al sacerdozio, sembra deporre a favore di un fruttuoso dialogo fra questa realtà ecclesiale e la teoria dell’attaccamento. La teoria, nata alla metà del secolo scorso nel contesto degli studi psicoanalitici sulla relazione madre-bambino e degli studi sulla deprivazione delle cure materne, è stata successivamente considerata come un modello in grado di spiegare alcune delle dinamiche relazionali dell’individuo lungo tutto l’arco della vita. Da circa venticinque anni si sta sviluppando il filone di ricerca che studia e applica l’attaccamento alla dimensione della religiosità.
Il volume si presenta come un interessante contributo di psicologia della religione, intesa come scienza empirica dell’atteggiamento religioso, su un tema relativamente poco trattato. Il contributo può risultare utile in primo luogo a chi si occupa della formazione dei futuri presbiteri, ma anche a psicologi e ricercatori, particolarmente in ambito di psicologia della religione.

L’autore. Giancarlo Pavan, presbitero della diocesi di Treviso e psicologo, è docente incaricato di psicologia presso l’Istituto superiore di scienze religiose e lo Studio teologico interdiocesano di Treviso-Vittorio Veneto. Nel campo della psicologia della religione ha avuto modo di collaborare col prof. don Severino De Pieri nella pratica clinica, nella ricerca e nella recente pubblicazione di un volume che tratta dell’orientamento educativo e vocazionale.

Giancarlo Pavan, Le relazioni del prete alla luce della teoria psicologica dell’attaccamento. Aspetti teorici, ricerca empirica e questioni formative (Episteme. Studi e ricerche, 18), Emp-Fttr, Padova 2017, pp. 250, ISBN 978-88-250-4351-8, € 19,00.
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P.Z.

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