È uscito il nuovo numero della rivista della Facoltà teologica del Triveneto Studia patavina (3/2024). È un fascicolo che non ha il consueto Focus tematico di approfondimento per lasciare spazio ai contributi di vario genere pervenuti alla rivista e a una ricca sezione di recensioni e segnalazioni bibliografiche.
In apertura, la ricerca di Oliver Obinna Izuogu, dal titolo Matrimonio senza figli. Una sfida cruciale per la pastorale matrimoniale e familiare nel popolo Igbo della Nigeria; un tema che chiama in causa il futuro del matrimonio cristiano in Africa e la questione di una più profonda inculturazione della fede cristiana, in grado di mettere nella giusta prospettiva il valore della prole ridimensionando il problema della sua assenza nel matrimonio.
A dieci anni dalla morte di Giampietro Ziviani (1963-2014), docente di Ecclesiologia alla Facoltà teologica del Triveneto, Gaudenzio Zambon ne ripercorre il pensiero sulla maternità della chiesa come categoria ecclesiologica adatta alla condizione di post-modernità occidentale e all’annuncio del vangelo (Chiesa Madre, un’ipotesi di “idea madre” del Vaticano II. Il percorso ecclesio¬logico di Giampietro Ziviani).
Il principio di identità e differenza quale base della relazione giuridica: alcuni problemi odierni e il possibile futuro del diritto è il tema messo a fuoco da Gianfranco Maglio, che si interroga sulle possibili conseguenze di alcune sfide del nostro tempo, quali la questione gender e il post-umanesimo, per rilevare come la persistenza di una visione personalistica resti fondamentale per la tutela dell’uomo mediante l’irrinunciabile funzione umanistica del diritto.
L’argomento scritturistico dell’ascolto, riletto secondo il suo sviluppo nelle principali tappe dell’Antico e del Nuovo Testamento, a partire dalla dialettica con il silenzio, è trattato da Giuseppe De Virgilio nell’articolo Il primato dell’ascolto nella sacra Scrittura: aspetti biblico-teologici.
Simone Duchi, in Un impeccabile crocifisso. Il Cristo e la giustizia di Dio, cerca coerenza tra elementi apparentemente conflittuali: posto che Gesù non può peccare, qual è l’effettiva consistenza della sua obbedienza? Il contributo sonda l’ipotesi che Gesù sia impeccabile perché rivela cosa sia il peccato; positivamente, nella storia della sua libertà viene istituito il paradigma della giustizia divina.
L’attivismo della Santa Sede, e di Benedetto XV in prima persona, in favore della pace nel corso della prima guerra mondiale è messo in luce da Americo Miranda nel testo Benedetto XV e le trattative per la pace: la posizione della Santa Sede nel contesto internazionale fino al novembre 1918; un excursus che mostra il merito che ebbe la diplomazia vaticana nel mettere in evidenza le attitudini delle parti in causa e di inaugurare una durevole politica di pace.
La quaestio disputata dell’identità del fedele laico è analizzata da Mauro Gandolfo a partire dai documenti conciliari fino all’attuale dibattito teologico e al progressivo riconoscimento della qualità testimoniale dell’impegno dei laici nel mondo, che apre nuovi orizzonti alla ricerca di una definizione della loro identità.
Una riflessione sul dogma dell’Incarnazione da un punto di vista filosofico, con particolare attenzione agli aspetti antropologici, è offerta da Valentino Pellegrino, che considera i temi del peccato originale, dell’ontologia essenzialista, dell’infinità formale dell’intelletto, con una riflessione finale sulla pretesa di esclusività delle fede cristiana, legittimata dal carattere storico dell’Incarnazione (Le implicazioni antropologico-filosofiche dell’Incarnazione).
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Il fascicolo 3/2024 può essere richiesto (al costo di € 17,00) a studiapatavina.abbonamenti@fttr.it ed è in vendita su Libreriadelsanto.it