L’Istituto superiore di Scienze religiose “Romano Guardini” di Trento ha riaperto da qualche giorno le porte agli studenti per il nuovo anno accademico. Nel pomeriggio di mercoledì 27 settembre si è tenuta la messa inaugurale, alla presenza dell’arcivescovo Lauro Tisi.
Issr in 4 parole chiave
Declinando in modo creativo le lettere che formano l’acronimo Issr, il direttore don Stefano Zeni ha indicato quattro modalità per avvicinare lo studio teologico: inquietudine (“nell’apertura alle domande”), stupore (“punto di avvio di ogni ricerca”), sapienza (“dono dall’alto imprescindibile”) e ricerca (“deve sempre essere seria e appassionata”).
“Teologia per rileggere forza e potere di Dio”
L’arcivescovo Lauro commentando il brano evangelico dell’invio dei primi discepoli (“diede loro forza e potere“) si è rivolto agli studenti (ben 103 ad oggi, iscrizioni aperte fino al 6 ottobre) e ai docenti (49, da mondi ecclesiali diversi: “grazie per il vostro servizio appassionato”) invitandoli a immaginare lo studio teologico come “occasione che è data a noi per conoscere i veri connotati della forza e del potere di Dio“, riletti in particolare come capacità infinita di perdono e disposizione al servizio. “Non ci basterà una vita ad accogliere questo codice, perché davanti all’idea del perdono e del servire ognuno di noi mantiene grande diffidenza. Dio – ha sottolineato don Lauro – affida agli uomini se stesso e permette loro di realizzare la sua promessa: se ascolterete le mie parole compirete le mie opere e ne farete di più grandi”. A detta di Tisi servono “uomini che scrutano i fratelli come chances e mai come terra maledetta. Uomini che vivono il presente come travaglio del parto, per farsi alleati di chiunque avverta stanchezza. Cristo ha bonificato la terra e ha dichiarato che la Storia è nelle sue mani, nella luce e non nella notte”. (articolo redatto con la collaborazione degli studenti dell’ISSR Guardini iscritti al corso “Comunicazioni sociali e nuovi media”).
Fonte: www.diocesitn.it