Epistēme/Studi e ricerche. 24

Michele Dossi (a cura), Solitudini. Esperienze e riletture intorno all’essere e al sentirsi soli, Padova 2022, pp. 184.

Straordinariamente plurima nei suoi significati, la parola ‘solitudine’ richiama vissuti molto diversi e risonanze valoriali perfino contrapposte. La solitudine è per alcuni sofferenza, per altri sollievo; per alcuni malattia, per altri cura. Nella solitudine l’umanità appare talvolta dolorosamente perduta, in altri casi riconquistata. Solitudine può significare chiusura, angoscia, afflizione, ma anche pace, liberazione da esteriorità dispersive, scoperta di relazioni più autentiche con se stessi e con gli altri. Devastante da una parte e generativa dall’altra, la solitudine può angosciare ma anche ispirare grandi pensieri: «Da chi non ha mai vissuto in solitudine raramente vien fuori qualcosa di buono o di cattivo. Nella solitudine si trova l’assoluto, ma anche il pericolo assoluto» (S. Kierkegaard). La declinazione al plurale del titolo di questo volume e delle indagini multidisciplinari in esso contenute dà conto della complessa fenomenologia dell’essere e del sentirsi soli, di cui ci ha resi maggiormente avvertiti anche l’esperienza pandemica dei nostri giorni.

L’autore
Michele DOSSI insegna filosofia contemporanea e metafisica presso l’ISSR «Romano Guardini» di Trento. Studioso del pensiero rosminiano e collaboratore del Centro di studi e ricerche «Antonio Rosmini» dell’Università di Trento, è autore di numerosi saggi, tra cui Il santo proibito. La vita e il pensiero di Antonio Rosmini, EDB, Bologna 2021. Contributi di: Abbattista Ester, Tiziano Civettini, Chiara Curzel, Barbara Facinelli, Lucia Galvagni, Andrea Malfatti, Michele Nicoletti, Giovanni Pernigotto, Diletta Susella, Giulio Viviani, Alberto Zanutto.

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