Studia Patavina – anno XLIX (2002) – fascicolo 2 (maggio – agosto)
G. ROMANATO
In memoriam: Ireneo Daniele (1910-2000)
Ricerche
FRANCESCA ONORATI
Il pathos di thaumazein. La meraviglia nell’Esamerone di Basilio di Cesarea ►
CESARE PRETI
Le traversie di un apostata. Il “Gesù Cristo nella letteratura contemporanea” di Baldassarre Labanca e l’Indice ►
GABRIELE BORDONI
Comunicazione e partecipazione nel Consiglio pastorale. Sfide e opportunità per l’ecclesiologia ►
Note
AMERICO MIRANDA
Autorità ecclesiastica e giurisdizione civile nel Dialogo sulla Vita del Crisostomo di Palladio
MASSIMO GOMIERO
Alla frontiera delle fedi. L’Islam nell’Africa Subsahariana
LUIGI DALLA POZZA
Benjamin Breckindridge Warfield, l’apologeta di Princeton
Notiziari
ROSETTA FRISON SEGAFREDO
Storia ecclesiastica – Storia diocesana – Storia religiosa
TERESA SALZANO
Recensioni, schede e segnalazioni bibliografiche
Libri ricevuti
FRANCESCA ONORATI
Il pathos di thaumazein. La meraviglia nell’Esamerone di Basilio di Cesarea
Dopo una breve introduzione dedicata alla concezione della meraviglia nella filosofia classica e nel pensiero veterotestamentario, giudaico e cristiano, l’articolo propone una riflessione sul concetto di meraviglia nell’Esamerone di Basilio di Cesarea. Dapprima l’attenzione viene focalizzata sulla meraviglia filosofica, in ordine all’indagine razionale; in un secondo tempo la riflessione viene rivolta alla meraviglia teologica, legata all’ambito della fede. La meraviglia si rivela essere un’interessante chiave di lettura per quanto riguarda il rapporto tra ragione e fede nel pensiero del Padre cappadoce.
Following a brief introduction dedicated to the concept of wonder (awe) in classical philosophy and in old testament thought, both Jewish and Christian, the article focuses on the concept in the Haexameron of Basil of Caesarea. To begin with, the concept of philosophical wonder, related to rational research, is taken into consideration; the author then turns his attention to the concept of theological wonder, related to the sphere of faith. The concept of wonder reveals itself to be an interesting key in as far as the interpretation of the relationship between faith and reason in the thought of the cappadocian father is concerned.
CESARE PRETI
Le traversie di un apostata. Il “Gesù Cristo nella letteratura contemporanea” di Baldassarre Labanca e l’Indice
L’articolo ricostruisce le vicende della mancata messa all’Indice del volume di Baldassarre Labanca, Gesù Cristo nella letteratura contemporanea italiana e straniera (Torino 1903). Attraverso l’analisi del contenuto dell’opera e grazie ad una serie di documenti inediti dell’Archivio della Congregazione per la Dottrina della Fede (ex Sant’Uffizio), l’autore compie un tentativo di esplorare un punto chiave della cultura religiosa degli inizi del XX secolo: le reali modalità d’approccio degli organi deputati dalla Chiesa romana al controllo ed alla correzione dell’eresia alla riflessione laica sul fenomeno religioso.
The article reconstructs the events surrounding the decision not to place Baldassarre Labanca’s “Jesus Christ in contemporary Italian and foreign literature” (Turin, 1903) on the index of prohibited books. Through an analysis of the book’s contents and thanks to a series of unedited documents from the archives of the Congregation for the doctrine of the faith (formerly the Holy Office), the author successfully attempts to explore a key aspect of the religious culture of the beginning of the twentieth century: the effective approach used by those bodies to which the Roman Church delegated the control and correction of heresy and secular reflection on the religious phenomenon.
GABRIELE BORDONI
Comunicazione e partecipazione nel Consiglio pastorale. Sfide e opportunità per l’ecclesiologia
Il contributo, sintesi della tesi di licenza discussa dall’A. presso la Sezione di Padova della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, affronta il sempre attuale e problematico tema delle strutture di partecipazione nella chiesa, in particolare il consiglio pastorale, come forme in cui trovano attuazione i lineamenti dell’ecclesiologia di comunione prospettati dal Concilio Vaticano II. Il particolare approccio dell’articolo è dato dalla prospettiva della comunicazione: la prassi comunicativa, intesa come interazione dialogica intraecclesiale, si presenta come medium esperienziale in cui i principi teologici della comunione trovano traduzione concreta nella prassi partecipativa. Il dialogo interdisciplinare tra criteri ecclesiologici della partecipazione e criteri psicosociologici e pragmatici della comunicazione permette tanto la lettura critica della concreta prassi ecclesiale, nei suoi limiti e nelle sue potenzialità, quanto la delineazione di un adeguato, non utopico ma pratico, profilo teologico pastorale delle strutture di partecipazione.
The contribution, a synthesis of a thesis presented by the Author at the Padua section of the Theological Faculty of Northern Italy, looks at the perennially topical and problematic issue of the structures of participation within the church, paying particular attention to the Pastoral Council, as structures which implement the lineaments of the ecclesiology of communion proposed by the Vatican Council. The article approaches the issue from the perspective of communication: the communicative practice, intended as inter-ecclesial dialogical interaction, presents itself as an experience medium in which the theological principles of communion are translated into concrete participative practice. The interdisciplinary dialogue between ecclesiological criteria of participation and pragmatic and psycho-sociological criteria of comminication enables both a critical reading of the concrete ecclesial practice – both limits and potential – as well as the delineation of an adequate and practical (not utopian) pastoral theological profile of the structures of participation.