A seguito del provvedimento del prefetto di Padova, che ha ordinato la chiusura di tutte le scuole per le avverse condizioni meteorologiche nelle giornate di lunedì 29 e martedì 30 ottobre 2018, l’Issr di Padova ha annullato il dies academicus previsto il 30 ottobre.
Sul sito www.issrdipadova.it e sui canali social dell’Istituto saranno date comunicazioni sulla nuova data.
L’esperienza spirituale delle religioni e della chiamata alla santità, in particolare nella loro spiccata attitudine a promuovere e consolidare il dialogo interreligioso, sono le dimensioni al centro del progetto di ricerca dell’Issr di Padova per l’a.a. 2018/19. Attorno a questa proposta ruoteranno il dies academicus (30 ottobre 2018) e la giornata di studio (9 aprile 2019).
Tra le varie forme di dialogo – come indicava il documento “Dialogo e annuncio” del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso e della Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli (1991) – risulta particolarmente significativo «il dialogo dell’esperienza religiosa, dove persone radicate nelle proprie tradizioni religiose condividono le loro ricchezze spirituali, per esempio per ciò che riguarda la preghiera e la contemplazione, la fede e le vie della ricerca di Dio o dell’assoluto» (n. 42).
Le attività del prossimo anno accademico dell’Istituto superiore di Scienze religiose di Padova, come spiega il direttore don Livio Tonello, «svilupperanno un percorso di ricerca, dal titolo Spiritualità e religioni, inteso a presentare l’esperienza della spiritualità anche nella forma particolare della santità in forme e contesti diversi, mettendo in particolare evidenza le dimensioni orante e testimoniale in una prospettiva dialogica».
Spiritualità e santità per l’uomo contemporaneo
Il primo appuntamento pubblico è il dies academicus, martedì 30 ottobre 2018, sul tema Spiritualità e santità per l’uomo contemporaneo. «Focalizzeremo l’attenzione – prosegue Tonello – sul tema della vita interiore (spiritualità) come esperienza che appartiene a ogni uomo, come dimensione spirituale vissuta nel corpo, nella storia che porta alla piena umanizzazione, ossia alla santità come partecipazione alla vita divina a cui tutti, seppure in modi diversi, siamo chiamati. Sarà l’occasione per presentare e introdurci nei contenuti della recente esortazione apostolica di papa Francesco Gaudete et exsultate. Sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo».
A tenere la prolusione sarà Michelina Tenace, docente di Teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana di Roma; membro dell’équipe del Centro Aletti, è autrice del volume Dire l’uomo. Dall’immagine di Dio alla somiglianza. La salvezza come divinizzazione (2005).
Il dies si terrà nell’aula magna della Facoltà teologica del Triveneto, in via del Seminario 7 a Padova, con inizio alle ore 16. Il programma prevede i saluti del preside della Facoltà, mons. Roberto Tommasi, l’intervento del moderatore dell’Istituto, il vescovo di Padova mons. Claudio Cipolla, e la relazione del direttore, don Livio Tonello. Al termine saranno consegnati i diplomi agli studenti che hanno concluso gli studi nell’aa 2017/18. Info: www.issrdipadova.it
Cristianesimo e spiritualità orientali
La riflessione sul tema al centro del progetto di ricerca proseguirà con un secondo momento pubblico: la giornata di studio di martedì 9 aprile 2019 (Facoltà teologica, ore 16.30), sul tema: Cristianesimo e spiritualità orientali. Sarà l’occasione per mettersi in ascolto di due voci che aiuteranno a comprendere meglio due importanti modalità di una santità in relazione con l’altro: quella orante e quella della testimonianza.
«Nella esortazione “Gaudete et exsultate” – afferma Tonello – papa Francesco ricorda che “la santità è fatta di apertura abituale alla trascendenza, che si esprime nella preghiera e nell’adorazione. Il santo è una persona dallo spirito orante, che ha bisogno di comunicare con Dio” (n. 147). La modalità orante della santità sarà allora chiarita da una riflessione sul tema della spiritualità monastica in dialogo con le spiritualità orientali, ricordando anche l’illustre esempio del monaco trappista Thomas Merton, di cui quest’anno ricorrono i cinquant’anni dalla morte (Bangkok, 10 dicembre 1968)».
La prima voce sarà allora quella di Matteo Nicolini-Zani, monaco di Bose e presidente della sezione italiana del Dim (Dialogo interreligioso monastico), curatore, tra l’altro, di una raccolta di scritti di Thomas Merton nel volume Verso l’altro. In dialogo con le spiritualità orientali (Qiqajon 2016).
Gianni Criveller, per molti anni docente e studioso del Pime in Cina e attualmente direttore dello studio teologico del Pime di Monza, porterà poi una riflessione sulla situazione del cristianesimo in Cina e sul possibile dialogo con le religioni e spiritualità tradizionali.
«Conosciamo bene le grandi difficoltà che ancor oggi sperimentano i cristiani nella loro testimonianza di fede nella Repubblica Popolare Cinese – sottolinea Tonello –. Ricordiamo a questo proposito che tra le vie e i mezzi della santità la costituzione dogmatica “Lumen gentium” citava anche il martirio, “stimato dalla chiesa come dono esimio e prova suprema di carità” (n. 42). A sua volta l’esortazione apostolica “Gaudete et exsultate” precisa che “le persecuzioni non sono una realtà del passato, perché anche oggi le soffriamo, sia in maniera cruenta, come tanti martiri contemporanei, sia in un modo più sottile, attraverso calunnie e falsità” (n. 94)».