Le periferie al centro. I luoghi dell’incontro e dell’annuncio cristiano è il titolo della giornata di studio proposta dal biennio di licenza – indirizzo di teologia spirituale della Facoltà teologica del Triveneto martedì 13 dicembre 2022, alle 14.30 alle 17.30, a Padova, nella sede della Facoltà, e online al link bit.ly/3GHp4b9.
Il tema riecheggia il cosiddetto “manifesto” di papa Francesco, il programma del suo pontificato come invito rivolto a tutta la chiesa a ripensarsi nel suo agire in questo terzo millennio della sua storia; la riflessione si collega alla tematica affrontata nel seminario-laboratorio annuale di teologia spirituale: Il confine e il limite. Paradigmi dell’esperienza umana, religiosa, spirituale.
Saranno don Matteo Pasinato, teologo, docente della Facoltà, e don Marco Longo, diacono permanente della Diocesi di Padova, operatore volontario e animatore nel carcere di Padova, a imbastire un dialogo sulle periferie: il primo contribuirà con l’analisi della realtà attuale, il secondo con l’esperienza di servizio. Il successivo dibattito permetterà ai partecipanti di esprimersi su una visione del mondo e della chiesa che potrà trovare nuovo vigore a partire dalla solidarietà e dalla compassione verso l’umanità appesantita, ora, da logiche di disuguaglianza.
«Le “periferie” richiamano i luoghi del confine, del limite, dell’emarginazione eletti a nuovo centro da cui guardare il mondo, la realtà, la storia, il futuro, l’umanità segnati da un pesante travaglio come conseguenza di replicate discriminazioni e ingiustizie» afferma Antonio Bertazzo, docente di Psicologia generale e della religione e coordinatore, assieme al biblista Daniele La Pera, della giornata di studio.
La periferia, prosegue, rimane «il contesto dell’annuncio cristiano, a imitazione di Cristo, che predilige i “fuori campo” del suo tempo, i poveri, gli esclusi, i peccatori ufficiali. Nello stesso tempo, la periferia richiama il cambio di mentalità, il mutamento di usi e costumi sociali e insieme la conversione della vita della chiesa e del singolo credente».
Su questa dinamica si focalizzano le domande che la giornata intende esplorare: come il limite – di cui la periferia o le periferie sono le espressioni concrete, storiche e sociali – interroga la coscienza credente e quindi il vissuto cristiano? In questo tempo di tante “ricollocazioni”, che cosa significa l’auspicio che la “periferia” divenga il “centro”? infine, come tutto questo interpella l’educazione umana e come può divenire contributo alla formazione dell’interiorità, della vita spirituale cristiana?
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