Lectio di mons. Zani sul vangelo della giustizia di Dio

Trento, 7 marzo 2018. Il Cssr - Corso superiore di Scienze religiose di Trento propone una lectio magistralis di mons. Lorenzo Zani, dal titolo “«... perché sono Dio e non uomo» (Osea 11,9). Riflessioni sul vangelo della giustizia di Dio”.

“… perché sono Dio e non uomo” (Osea 11,9). Riflessioni sul vangelo della giustizia di Dio è il titolo della lectio magistralis che mons. Lorenzo Zani terrà a Trento mercoledì 7 marzo, alle ore 17.30, nell’aula grande della Fbk – Fondazione Bruno Kessler (via Santa Croce 77).

Lorenzo Zani, prete trentino, dal 1986 al 2009 è stato responsabile del Corso superiore di Scienze religiose, presso il quale ha tenuto corsi di Teologia e Studi biblici fino al 2017. Ha collaborato alla revisione della traduzione Cei del Nuovo Testamento ed è autore di numerosi saggi di esegesi e testi di spiritualità, tradotti in varie lingue.

Il problema del modo con cui giustizia e misericordia si conciliano in Dio fu per secoli «la questione fatale della cristianità occidentale» (W. Kasper), perché si estendeva a Dio lo schema forense della giustizia retributiva o punitiva.
Nei primi decenni del Novecento ci si rese conto che la giustizia di Dio va compresa partendo dalla rivelazione, da cui è derivata l’unanime convinzione che la giustizia di Dio «è prima di tutto una qualità personale divina che comporta salvezza e amore, è la realtà stessa di Dio» (G. Ravasi). La misericordia è la giustizia specifica di Dio. Di fronte all’infedeltà del popolo, Dio per fedeltà sponsale o paterna a se stesso, con «una capriola del cuore» (J. Jeremias) passa dall’ira al perdono gratuito: «Non darò sfogo all’ardore della mia ira, perché sono Dio e non un uomo» (Os 11,9). Ne consegue che la redenzione, l’espiazione, la riconciliazione vanno interpretate in modo discendente; non è l’uomo che si accosta a Dio per compensarlo, ma è Dio che per il suo amore fedele, condiviso pienamente dal Figlio, considera prezioso l’uomo, creato a sua immagine, gli viene incontro, lo perdona, gli ridà vita. «La giustizia di Dio è grazia: è giustizia attiva, che raddrizza l’uomo incurvato, lo rimette in posizione eretta, lo rende diritto. Qui ci troviamo di fronte alla svolta portata dal cristianesimo nella storia delle religioni» (J. Ratzinger).

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