Studia patavina (la rivista della Facoltà teologica del Triveneto) dedica gran parte del numero 1/2013 a un tema cruciale per la nostra società e strategico per la teologia morale: l’educazione sessuale. I cinque articoli del focus che apre la rivista, dal titolo L’educazione sessuale nella scuola: mostrare il senso e prevenire i rischi, sono firmati da due psicologi e tre teologi moralisti docenti della Facoltà teologica del Triveneto.
Giorgio Del Re, direttore del consultorio familiare di Portogruaro (Ve) fa una ricognizione dei diversi metodi di educazione sessuale attuati in Italia, evidenziandone gli elementi in comune e le significative differenze (L’educazione sessuale in Italia); Edoardo Vian, psicologo e psicoterapeuta familiare in ambito scolastico e pastorale a Treviso, partendo dalla considerazione che quando si parla di sessualità e affettività umana non si può avere uno sguardo neutrale sulla questione, porta alcune riflessioni teoriche e pratiche rispetto a una proposta sul tema rivolta a genitori, figli e adolescenti (Un percorso di educazione alla sessualità: spunti per riflettere e scegliere).
Andrea Gaino sposta l’attenzione dal confronto tra diverse visioni della sessualità al dialogo fra prospettive etiche differenti, suggerendo percorsi di possibile convergenza e attenzioni pedagogiche per un dialogo che sia esso stesso “etico” (Indicazioni per un dialogo tra prospettive etiche differenti). Giuseppe Pellizzaro si sofferma invece sul vissuto “buono” della sessualità e sul matrimonio come figura che interpreta e dà senso compiuto a tale esperienza (Un criterio morale per educare la sessualità). Giampaolo Dianin evidenzia infine le problematiche legate all’educazione sessuale, l’orizzonte adeguato alla luce di una visione cristianamente ispirata del tema, e suggerisce alcuni criteri di riferimento per operare in questo ambito (Educare la persona alla sessualità).
«Il Focus persegue lo scopo di far emergere la questione del “senso” in un contesto educativo scolastico spesso trincerato dietro esigenze minimali di natura igienico-sanitaria. È giusto far conoscere la realtà dei sessi, ma ancor più è giusto abilitare a comprenderne il senso – scrive il direttore di Studia patavina, prof. Giuseppe Mazzocato, nel suo editoriale –. La storia dell’educazione sessuale nella scuola italiana mostra la difficoltà di promuovere una vera e propria “educazione” sessuale e affettiva, a causa soprattutto degli steccati ideologici che ancora oggi caratterizzano la nostra società italiana e non solo essa. Senza nulla togliere all’importanza di un’informazione adeguata sul fatto sessuale, è evidente che il modo di farla inevitabilmente veicola una visione della sessualità ed educa quindi a concepirne il “senso” in un certo modo. I contributi che proponiamo aiutano a capire la laboriosa strada percorsa in ambito scolastico da chi ha creduto a un progetto di educazione sessuale e affettiva che potesse dirsi tale, non ridotto quindi alla pura e semplice informazione. Permettono anche si comparare le cose accadute in ambito laico con un itinerario di ispirazione cattolica e di approfondire le questioni dal punto di vista teologico».
Gli abstract degli articoli sono consultabili sul sito www.fttr.it/web/studiapatavina
(link diretto: /pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=1460#studia_patavina).
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