Romano Guardini, un ponte tra due culture

Trento, 2-4 ottobre 2018. Nel cinquantesimo anniversario della morte del pensatore italo-tedesco, il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento in collaborazione con l’Issr “Romano Guardini” promuove un convegno internazionale che riunisce i massimi esperti del pensiero guardiniano.

Il 1° ottobre 1968 moriva a Monaco di Baviera il pensatore italo-tedesco Romano Guardini. Padre veronese e madre trentina, ma pienamente inserito nella cultura tedesca al punto da essere considerato uno dei più originali filosofi tedeschi del Novecento.

Proprio a ridosso del cinquantesimo anniversario della sua scomparsa, dal 2 al 4 ottobre 2018, il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trento in collaborazione con l’Istituto superiore di Scienze religiose “Romano Guardini” (collegato alla Facoltà teologica del Triveneto) promuove un convegno internazionale dal titolo Romano Guardini (1885-1968) Un ponte tra due culture. L’appuntamento riunirà i massimi esperti del pensiero guardiniano e favorirà un ulteriore avanzamento degli studi su questo intellettuale europeo, che ha offerto contributi straordinari alla filosofia in generale e alla filosofia della religione in particolare, alla teologia, all’ambito pedagogico, alla riflessione politica, all’ermeneutica letteraria, all’antropologia sviluppando un pensiero imponente e originale.

Il convegno si terrà nell’aula magna Vigilianum, Polo culturale diocesano, in via Endrici 14 a Trento.

Clicca qui per scaricare il programma.
Clicca qui per scaricare la locandina.

L’inaugurazione del convegno avverrà martedì 2 ottobre alle ore 17, con i saluti della autorità tra cui l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi e il rettore dell’Università Paolo Collini. Alle ore 17.45 la prolusione istitutiva della “Cattedra Guardini” con Isabella Guanzini dell’Università di Graz, sul tema: Europa con o senza religione? Il contributo di Romano Guardini a una interpretazione religiosa dell’Europa del presente e del futuro. Nelle due giornate seguenti, mercoledì e giovedì, sono in programma cinque sessioni tematiche con ventiquattro relatori (vedi programma).

Il teologo e filosofo Romano Guardini, ordinato prete nel 1910, ha influenzato il pensiero di almeno tre papi, di diversa provenienza e formazione: anzitutto l’”italiano” Giovanni Battista Montini, papa Paolo VI, che lo ebbe come profondo riferimento culturale accanto a Jacques Maritain; il “tedesco” Joseph Ratzinger, papa Benedetto XVI, che non ha mai negato l’influsso di Guardini sul suo pensiero, al punto da citarlo nell’ultimo discorso prima di lasciare il soglio pontificio; infine l’”argentino” Jorge Mario Bergoglio, papa Francesco. Quest’ultimo, in particolare, deve al pensatore italo-tedesco un passaggio importante della sua formazione in età adulta, quando decise di dedicare a Guardini la sua tesi di dottorato. A tal fine Bergoglio si recò in Germania nel 1986, rimanendovi per due anni. Richiamato in Argentina per nuove responsabilità pastorali, non ebbe modo di completare la stesura della tesi che rimase quindi inedita. Riflessi, tuttavia, dello studio su Guardini compaiono in modo esplicito nella prima esortazione apostolica di papa Bergoglio, Evangelii gaudium, laddove (al paragrafo 224) Francesco si interroga su quali siano i processi che consentano la costruzione di un “popolo”: «L’unico modello per valutare con successo un’epoca – scrive citando Guardini in La fine dell’epoca moderna – è domandare fino a che punto si sviluppa in essa e raggiunge un’autentica ragion d’essere la pienezza dell’esistenza umana». Il docente di filosofia trentino Silvano Zucal, tra i relatori del convegno al Vigilianum, sostiene che Bergoglio ha fatto del pensiero guardiniano un’”assunzione creativa”, in particolare nell’enciclica Laudato si’, dove il filosofo italo-tedesco viene citato ben otto volte, riprendendone in particolare la “critica al consumismo compulsivo ed ossessivo come riflesso del paradigma tecnico ed economico dominanti”.

Lo scorso dicembre nel duomo del capoluogo bavarese il cardinale di Monaco Reinhard Marx ha aperto ufficialmente il processo di beatificazione di Romano Guardini.
La casa editrice Morcelliana di Brescia, dopo aver pubblicato quasi tutte le opere del grande pensatore, ne sta ora curando, con la supervisione scientifica del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, l’edizione dell’Opera Omnia.

Per informazioni contattare la segreteria organizzativa:
Dipartimento di Lettere e Filosofia, Università di Trento, eventi.lett@unitn.it – tel. 0461-281777
Issr “Romano Guardini”, segreteriaissr@diocesitn.it – tel. 0461-912007

condividi su