Sulla frontiera. Per una teologia alla luce di Evangelii gaudium

Novità editoriale. A dieci anni dalla pubblicazione dell’esortazione di papa Francesco, Triveneto Theology Press pubblica un lavoro di Francesco Pesce che approfondisce la svolta evangelizzatrice impressa dal testo pontificio alla teologia.

«La teologia nasce in mezzo a esseri umani concreti» e «dev’essere radicata nella vita». Queste parole di papa Francesco riassumono i contenuti dei suoi molti interventi rivolti a teologi e teologhe e ambienti accademici, provocandoli a uscire da una chiusura intrateologica e intraecclesiale e invitandoli al confronto con le sfide dell’epoca contemporanea.

Parte da qui Francesco Pesce nel suo libro Sulla frontiera. Per una teologia alla luce di Evangelii gaudium (Triveneto Theology Press, 2023, pp. 53, open access a questo link). L’autore, a dieci anni dalla pubblicazione dell’esortazione (24 novembre 2013), approfondisce la svolta evangelizzatrice impressa dal testo pontificio alla teologia.

«Nello specifico – scrive Pesce nell’introduzione al volume – si tratta di misurarsi con la dimensione comunitaria della vita, più che mai messa in discussione oggi dalla “terza guerra mondiale a pezzi”, dalla globalizzazione e dai nazionalismi, dall’individualismo e dal consumismo sfrenato, dalle disuguaglianze e dal fenomeno delle migrazioni, fino al “fanatismo dell’indifferenza”».
Tale provocazione risulta particolarmente rilevante nel panorama italiano, che vede la teologia assente dalle Università. «Anche per questo motivo – ammette Pesce – essa rischia di ritagliarsi uno spazio a lato delle questioni che toccano la vita del Paese, quali immigrazione, ruolo della donna e violenza femminile, disuguaglianze sociali, corruzione ed evasione fiscale, questione educativa, rapido invecchiamento della popolazione, e così via». Nondimeno, «anche le tematiche percepite come più squisitamente “pastorali” sembra non vengano intercettate dalla riflessione teologica, che pur si dedica ampiamente a esse: riorganizzazione delle parrocchie, ministeri, iniziazione cristiana, formazione in ambito familiare…».

Il pontefice che viene dalla “fine del mondo” nelle sue riflessioni sul compito della teologia offre tutt’altra prospettiva: nell’esortazione Evangelii gaudium parla di «finalità evangelizzatrice della teologia». «L’orizzonte delineato nei discorsi di Francesco – chiosa Pesce – da quel suo testo in poi è chiaro: la finalità della riflessione teologica è sostenere la gioia dei cristiani e l’unità del genere umano, la fratellanza universale».

Dopo un primo sguardo sulle sfide che sollecitano la riflessione, l’autore riprende la prospettiva dell’evangelizzazione in cui papa Francesco inserisce la teologia, per poi enunciare ed esplicitare gli elementi principali di una riflessione teologica all’altezza di tale orizzonte. «Per sostenere la gioia dei cristiani e lavorare per la fratellanza universale, è necessario per i teologi “vivere su una frontiera”, – conclude Pesce citando le parole del pontefice – “quella in cui il Vangelo incontra le necessità della gente a cui va annunciato in maniera comprensibile e significativa”. Per questi motivi, Francesco potrà affermare che “la comunità ha bisogno del lavoro dei teologi”».

Paola Zampieri

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