In occasione della Settimana della Cultura Friulana la Biblioteca del Seminario di Udine, con la Facoltà teologica del Triveneto di Padova, con l’Istituto superiore di Scienze religiose “Santi Ermagora e Fortunato” delle diocesi di Gorizia, Trieste e Udine e con lo Studio teologico interdiocesano Trieste-Gorizia-Udine, propone una riflessione su come fu vissuta la ricostruzione postbellica di un popolo e della sua chiesa.
Tornâ cu la int: popolo, clero e vescovo alla vigilia dell’Orcolât è il titolo della proposta, in programma venerdì 16 maggio 2025, alle ore 17, nella biblioteca “Bertolla” del Seminario di Udine (via Ellero, 3).
Tornâ cu la int, “ritornare con la gente” , è il programma che dagli anni ’50 dette impronta e finalità alla ricostruzione, a cui si mise mano dopo il secondo conflitto mondiale. Lo scenario è quello di una Regione periferica in Italia che va ricostruendosi, rilanciata dal miracolo economico, ma messa in discussione dagli indirizzi socio-culturali ed ecclesiali degli anni ’60 e ’70. È il movimento per il risveglio dell’identità culturale del popolo friulano a connotare le vicende della Regione come dell’arcidiocesi di Udine, e che raggiungerà il suo acme al tempo del terremoto nel 1976.
Protagonisti ne furono friulani illuminati e intraprendenti anche e soprattutto tra il vivace clero diocesano, ma anche il padovano Alfredo Battisti, arcivescovo dal 1972 della diocesi di Udine.
Andrea Bresolin, che questa stimolante pagina di storia ha fatto oggetto di ricerca per la tesi di licenza in Teologia spirituale alla Facoltà teologica del Triveneto, ne delineerà gli eventi e i gangli fondamentali. L’intento, a partire dalla lettura e dal commento di alcuni testi significativi, in italiano e in friulano, sarà quello di favorire nell’uditorio dialogo e confronto.
Precede l’intervento l’introduzione del relatore della tesi, Federico Grosso, direttore dell’Istituto superiore di Scienze religiose.