2003 – fascicolo 1

Studia Patavina – anno L (2003) – fascicolo 1 (gennaio – aprile)

Editoriale

ANGELO SCOLA
Le religioni nel futuro dell’Europa

Articolo

LUIGI SARTORI
Per una metafisica dell’amore

Simposio
Dimensione mistica nell’esperienza comune

GIUSEPPE TRENTIN (cur.)
Introduzione: alle radici della vita cristiana

ARMIDO RIZZI
Mistica biblica: precisazioni e appunti

GIUSEPPE TOFFANELLO
La mistica dal punto di vista teologico

CARLO SCILIRONI
Mistica e filosofia

BRUNILDE NERONI
Ritorno alla Terra di Dio: per una mistica semplice e quotidiana

MARCELLO MILANI
I Salmi del pellegrinaggio: una riflessione biblica

ERMANNO ROBERTO TURA
Qualche conseguenza ecclesiologica

Ricerche

ANNA PAOLA CONTALDO
Filosofia e filosofi nella riflessione di Atanasio di Alessandria

ALBERTO DUBBINI
Il “Tempo del Sogno” dei nativi australiani nel XX secolo. Il senso religioso e culturale tra passato e presente

Problemi e Discussioni

GIANPAOLO ROMANATO
Ioan Petru Culianu in Italia e in Olanda. Lettere, ricordi, impressioni

MARIO G. LOMBARDO
Gnosticismo e sistemi binari mitopoietici. Strutturalismo o ermeneutica

Note

GIUSEPPE SEGALLA
Un libro recente su Gesù ebreo

LUISA BORTOLOTTI
Cristo come uomo nelle Lezioni sulla filosofia della religione di G.W.F. Hegel

Recensioni, schede e segnalazioni bibliografiche

Libri ricevuti



Editoriale

ANGELO SCOLA
Le religioni nel futuro dell’Europa

Nella persona e nella vicenda storica del Figlio di Dio fatto uomo, morto e risorto per noi, si vede come la Verità, senza nulla perdere della sua assolutezza, abbia scelto la strada della libertà umana per rendersi presente nella storia. Più la Verità si comunica, più la libertà è chiamata in causa. Più la Verità si propone, più la libertà è provocata. In tal modo il principio della differenza nell’unità che vive nel mistero della Trinità trapassa, in forza dell’Incarnazione, nella storia e diventa, secondo la legge dell’analogia, principio di comprensione e valorizzazione di ogni differenza.

In the person and historic event of the Son of God become man, crucified and resurrected for us, it becomes clear how Truth, without losing in any way its absoluteness, has chosen to enter history along the path of human freedom. The more the Truth reveals itself, the more freedom is called upon. The more the Truth proposes itself, the more freedom is provoked. Consequently the principle of diversity in unity that inhabits the Trinitarian mystery passes into history as a result of the incarnation and becomes, according to the law of analogy, the principle according to which all diversity can be understood and valued.

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Articolo

LUIGI SARTORI
Per una metafisica dell’amore

L’autore propone l’ipotesi di un progetto che faccia del tema dell’amore il “primum” e il principio regolatore del discorso metafisico. La storia è ricchissima di riflessioni sull’amore, ma per lo più quale tema derivato o secondario rispetto alla metafisica. Oggi invece pare propizia la situazione culturale in ordine all’accennato progetto. Qui vengono prospettate solo alcune piste da sviluppare in seguito: riaccogliere i principali orientamenti e dati della riflessione pertinente al tema che ci fornisce la storia del pensiero umano; segnalare almeno i problemi specifici implicati dalla proposta. Senza pretese, ma con fiducia.

The author hypothesises a project that makes the theme of love the “primum” and regulatory principle of metaphysical discussion. History is full of reflections on the theme of love, but usually seen as secondary to or dependent on metaphysics. The current cultural situation on the other hand calls for a project such as the one proposed. The article limits itself to pointing out possible lines of research to be subsequently elaborated: the compilation of the main trends and material relevant to the topic that provides us with the history of human thought; the indication of the main problems raised by the proposal. Without pretence but with some hope.

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Simposio
Dimensione mistica nell’esperienza religiosa comune

GIUSEPPE TRENTIN (cur.)
Introduzione: alle radici della vita cristiana

L’annuale simposio di “Studia Patavina”, organizzato a Padova il 14 novembre 2002, ha affrontato il tema della dimensione mistica nell’esperienza religiosa comune. Dopo aver chiarito e determinato il significato di espressioni come “dimensione mistica” ed “esperienza religiosa comune”, la riflessione dei partecipanti si è inoltrata nei diversi ambiti della ricerca biblica, teologica, filosofica, ecumenica, pastorale, individuando nel filo rosso della ricerca di senso che attraversa il pensiero e la coscienza del mondo occidentale la radice del cosiddetto “risveglio religioso” e la possibilità di interpretarlo, teologicamente, come “visione” di Dio nel mondo e del mondo in Dio.

The annual “Studia Patavina” symposium, which took place in Padua on the 14th November 2002, dealt with the theme of the mystical dimension of the ordinary religious experience. Following a clarification of the precise meaning of the relevant terms (“mystical dimension”; “ordinary religious experience”), the participants concentrated their attention on the various ambits of biblical, theological, philosophical, ecumenical and pastoral research, identifying in the search for meaning that distinguishes western thought and conscience the root of the so-called “religious reawakening” and the possibility of interpreting it theologically as a “vision” of God in the world and the world in God.

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Ricerche

ANNA PAOLA CONTALDO
Filosofia e filosofi nella riflessione di Atanasio di Alessandria

Questo articolo mira ad approfondire il tema del rapporto fra filosofia e rivelazione in Atanasio, mediante l’analisi di quei riferimenti ai filosofi pagani presenti negli scritti filosoficamente più rilevanti, come il Contra Gentes, il De Incarnatione, e la Vita Antonii. A partire dall’analisi dei passi più significativi nei quali il nostro Padre fa riferimento in modo esplicito od implicito ai filosofi greci, contestualmente allo sforzo di risalire alle fonti pagane e cristiane alle quali egli attinge, questo saggio giunge a delineare l’atteggiamento di Atanasio nei confronti della filosofia, contribuendo, in qualche modo, a sfatare il luogo comune della letteratura critica secondo cui egli non mostrerebbe alcun interesse per la speculazione filosofica. 

The article aims to study in depth the question of the relationship between philosophy and revelation present in Atanasius, by analysing the references to pagan philosophers present in the philosophically more significant treatises such as the Contra Gentes, De Incarnatione and Vita Antonii. From an analysis of the most important passages in which Atanasius refers either explicitly or implicitly to the Greek philosophers, and along with the effort made to go back to the sources, both Christian and Pagan which he makes use of, the essay succeeds in outlining Atanasius’ attitude towards philosophy, contributing in some way to discrediting the cliché present in the critical literature according to which he showed no interest whatsoever in philosophical speculation.

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ALBERTO DUBBINI
Il “Tempo del Sogno” dei nativi australiani nel XX secolo. Il senso religioso e culturale tra passato e presente

Nel XX secolo una decisa trasformazione nell’immagine delle religioni aborigene australiane si è imposta agli occhi degli osservatori di cultura europea. Il presente articolo si concentra sull’interpretazione di questo cambiamento e cerca di offrire ulteriori elementi per la comprensione dell’esperienza religiosa di popolazioni ritenute per decenni le più primitive del nostro pianeta. 

During the 20th century a decisive transformation in the image of the native aboriginal Australian religions took place in the eyes of observers coming from a European cultural background. The current article concentrates on the interpretation of this transformation and attempts to offer further elements towards the understanding of the religious experience of peoples for decades considered to be amongst the most primitive on the planet.

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Problemi e Discussioni

GIANPAOLO ROMANATO
Ioan Petru Culianu in Italia e in Olanda. Lettere, ricordi, impressioni

L’autore, che ha ben conosciuto lo storico delle religioni Ioan Petru Culianu ed è stato con lui in rapporti di fraterna amicizia, ne ricostruisce la figura alternando ricordi, impressioni e documenti, in particolare brani di lettere inedite di Culianu allo stesso Romanato. Il saggio mette in luce il momento della sua fuga dalla Romania (1972), i suoi studi all’Università Cattolica di Milano (1973-76), il suo difficile inserimento nel clima politico e culturale italiano e occidentale. Fa riferimento anche al periodo in cui Culianu visse in Olanda (1976-1985) e conclude che fu una personalità ricca e affascinante ma anche misteriosa, per comprendere la quale non basta soltanto la lettura dei suoi libri. 

The author, a long-time personal friend of the religious history historian Ioan Petru Culianu, reconstructs his figure, drawing on personal memories, impressions and documents, and in particular extracts of unedited letters from Culianu to the author himself. The article concentrates on his flight from Rumania (1972), his studies at Milan’s Catholic University (1973-76), his difficulties in adapting to the Italian and western political and cultural climate. Mention is also made of Culianu’s Dutch period (1976-1985). The author draws the conclusion that an adequate comprehension of this fascinating and profound, but also mysterious, character cannot be obtained by the mere reading of his works.

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MARIO G. LOMBARDO
Gnosticismo e sistemi binari mitopoietici. Strutturalismo o ermeneutica

Il nichilismo moderno è la situazione nella quale si cerca di gestire la vita senza Dio, ma anche senza la possibilità di un umanesimo garantito dal dualismo ontologico di natura e trascendenza. È questa una condizione innaturale e paradossale per l’intelligenza umana? Nell’articolo si esamina la tesi esposta nel libro di Couliano, I miti dei dualismi occidentali (1989), secondo la quale sussisterebbe nella mente umana un dualismo essenziale, che si esprimerebbe in modo eminente nei simbolismi religiosi, specialmente in quelli di carattere gnostico. L’autore suggerisce che tale spiegazione, ispi-rata allo strutturalismo francese, non può essere quella ottimale, perché lascia in contraddizione con se stessa l’intenzionalità radicale della mente umana alla vita buona al di là dell’evento della morte. 

Contemporary nihilism is the condition in which an attempt is made to live life not only without God, but also without the possibility of a humanism guaranteed by the ontological dualism of nature and transcendence. But is this an unnatural and paradoxical condition for human intelligence? The article examines the thesis proposed by Couliano in his book “The myths of western dualism” (1989), which sustains the existence of an essential dualism in the human mind, expressed most eloquently in religious symbolisms, especially those of Gnostic character. The author maintains that such a solution, inspired by French structuralist thought, cannot be definitive in that it does not resolve the inherent contradiction of the radical inclination of the human mind towards life beyond the event of death.

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