2009 – fascicolo 3

STUDIA PATAVINA
Anno LVI – n. 3 Settem
bre-Dicembre 2009

Articolo

G. Trentin

Situazione e problemi della teologia morale cattolica ►

Convegno

La persona in Antonio Rosmini tra etica, diritto e teologia

F. Todescan

Presentazione del Convegno

F. Traniello

Antonio Rosmini: per un inquadramento storico-biografico

R. Di Nubila

Rosmini: costruttore di pensiero educativo e maestro di metodo

E. Berti

La persona nella filosofia di Antonio Rosmini

M. Ferronat

Diritto e diritti della persona in Antonio Rosmini

L. Malusa

Influssi del pensiero politico-giuridico di Antonio Rosmini nella cultura cattolica, e non solo, del Novecento

M. Krienke

Essere – conoscere – agire. I presupposti teoretici dell’antropologia rosminiana

A. Peratoner

All’intersezione dei piani filosofico e teologico del sapere: la persona in Antonio Rosmini

G. Grandis

La prospettiva personalistica dell’etica rosminiana

Ricerca

F. Barba

La strutturale chiusura dell’attesa e l’assedio dell’assenza. Note intorno a I˚ Corinzi

Problemi e discussioni

L. Marcon

Monaldo Leopardi e il limbo: un caso di censura ecclesiastica nella metà dell’‘800

Note

E.R. Tura

I quaderni di Luigi Sartori

G. Fadini

Memoria passionis. Una riproposizione della teologia politica di J. B. Metz

Rassegna

C. Broccardo

Bollettino bibliografico: i Vangeli sinottici

Recensioni, schede e segnalazioni bibliografiche

Libri ricevuti

 


 

Giuseppe Trentin

Situazione e problemi della teologia morale cattolica

L’autore recensisce due pubblicazioni recenti e illustra la situazione e i problemi della teologia morale cattolica a partire dal dibattito post-conciliare sul rinnovamento e aggiornamento di una disciplina che oscilla in continuazione tra ispirazione biblica ed esposizione scientifica. Viene preso in considerazione anzitutto il ponderoso manuale di L. Melina, J. Noriega, J-J. Pérez-Soba, e successivamente il volume, a cura di J. Keenan, degli atti del primo congresso mondiale di teologia morale cattolica celebrato a Padova nel 2006. La recensione del dibattito come anche delle due opere citate viene condotta seguendo lo stesso schema espositivo: stato della questione, analisi e punti di vista, equivoci e fraintendimenti, problemi di merito e di metodo. L’auspicio dell’autore è che si vada oltre contrapposizioni e polemiche inutili e si prendano in considerazione alcuni punti oscuri o deboli delle rispettive impostazioni. L’autore in particolare ne indica due: in riferimento al manuale la (non) rigorosità dell’argomentazione deontologica; in riferimento al congresso la (non) universalizzabilità di scelte o decisioni puramente soggettivo o legate a sole circostanze di tempo e luogo.

 

(Situation And Problems Of Catholic Moral Theology). The author reviews two recent publications and illustrates the situation and problems of catholic moral theology, starting from the post-conciliar debate on the renewal and updating of a discipline that is steadily oscillating between biblical inspiration and scientific exposition. First of all the author takes into consideration the voluminous book by L. Melina, J. Noriega, J-J Pèrez-Soba and afterwards he takes into consideration the volume edited by J. Keenan, concerning the acts of the first World Congress of catholic moral theology held in Padua in 2006. The author reviews the acts as well as the above mentioned works following the same scheme in the exposition: status of the question, analysis and viewpoints, misunderstandings, problems concerning the subject matter and the method. The author wishes that idle opposition and controversy would be avoided and that some obscure or weak arguments of each viewpoints are taken into consideration. The author points out two of them: as far as the book by Melina, Noriega and Pèrez-Soba is concerned he points out that the deontological argument is not rigorous; as far as the congress is concerned the author points out that choices or decisions that are merely subjective or connected only to circumstances of place and time are not universalizable.

 

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Convegno «la persona in Antonio Rosmini tra etica, diritto e teologia» (Padova, 10-11 dic. 2008)

In occasione di una cena con il Magnifico Rettore e i Presidi delle 13 Facoltà patavine offerta dal Vescovo di Padova il 12 febbraio 2008, mons. Antonio Mattiazzo lanciò l’idea di una giornata di studi sulla vita e il pensiero di Antonio Rosmini, studente a Padova nei primi anni dell’Ottocento. Il Magnifico Rettore, prof. Vincenzo Milanesi, accolse con entusiasmo la proposta, affidando a Franco Todescan (Univ. di Padova) il compito di curarne l’organizzazione per quanto riguardava l’Università e in particolare il pensiero filosofico e giuridico. Successivamente fu affidato al prof. don Andrea Toniolo, Preside della Facoltà Teologica del Triveneto, il compito di organizzare la parte relativa al pensiero teologico del Roveretano e a don Francesco Massagrande, Direttore del Collegio Universitario «don Nicola Mazza», con la collaborazione del prof. Renato Di Nubila, quello riguardante l’aspetto più strettamente biografico. In preparazione all’iniziativa si tennero alcuni incontri congiunti, anche con i Professori Antonio Papisca, Michele Nicoletti, don Giancarlo Grandis, don Valerio Bortolin, Alberto Peratoner e Marta Ferronato.

In tali incontri, oltre alla scelta del titolo: La persona in Antonio Rosmini tra etica, diritto e teologia, e della data: l’11 dicembre 2008, fu definito il programma degli interventi: mercoledì 10 dicembre, presso il Collegio «don Mazza», il prof. Markus Krienke (Facoltà Teologica di Lugano), avrebbe parlato di Antonio Rosmini pensatore ed educatore. Un profilo biografico.

Giovedì 11 dicembre, al mattino, nell’Aula Magna dell’Università di Padova Francesco Traniello (Univ. di Torino), avrebbe esordito con Antonio Rosmini: per un inquadramento storico-biografico, mentre Enrico Berti (Univ. di Padova), si sarebbe occupato di alcuni nodi centrali della filosofia e dell’antropologia rosminiana: La persona nella filosofia di Antonio Rosmini. A Marta Ferronato veniva affidato il compito di approfondire i motivi filosofico-giuridici: Diritto e diritti della persona in Antonio Rosmini, e infine Luciano Matusa (Univ. di Genova), avrebbe descritto gli Influssi del pensiero politico-giuridico di Antonio Rosmini sulla cultura cattolica, e non solo, del Novecento.

Il pomeriggio la sede del convegno si sarebbe spostata presso l’Aula Magna della Facoltà Teologica del Triveneto, con l’apertura dei lavori affidata ancora a Markus Krienke: Essere – conoscere – agire. I presupposti teoretici dell’antropologia rosminiana, e proseguendo poi con gli interventi di Alberto Peratoner (Fac. Teol. del Triveneto): All’intersezione dei piani filosofico e teologico del sapere: la persona in Antonio Rosmini, di don Giancarlo Grandis (Fac. Teol. del Triveneto): La prospettiva personalistica dell’etica rosminiana, e di Michele Nicoletti (Univ. di Trento): Il personalismo rosminiano tra teologia e politica.

Come bene è illustrato nel foglio di presentazione del Convegno, «l’attualità del pensiero di Rosmini va ben oltre la semplice constatazione del carattere ancor vivo di particolari elementi della sua riflessione sulla realtà dell’uomo, del mondo e di Dio; essa tocca l’identità stessa della condizione contemporanea nei tratti che le sono essenziali, giacché egli descrisse profeticamente lo stato di frammentazione e disarticolazione dei saperi che lacera le culture del nostro tempo e ne crepa, dopo averlo inaridito, il suolo, solcandolo con una trama di crisi profonde e apparentemente insanabili».

La vasta produzione di Rosmini (il piano delle Opere complete: circa 80 volumi – il dato impressiona se paragonato alla durata della sua vita, di appena 58 anni, e all’elevatissima densità concettuale dei suoi scritti) offre ancor oggi riflessioni che aprono squarci di luce sulla realtà dell’uomo e della sua esistenza in una comprensione profondamente unitaria della sua costituzione ontologica e giuridica, fenomenologica ed esistenziale, etica e politica.

 

(Symposium On The Person In Antonio Rosmini, Analysed From The Point Of View Of Ethics, Law And Theology – Padua 10th- 11th December 2008). On the occasion of a dinner with the Rector of the University and the heads of thirteen faculties of the University of Padua, hosted by the Bishop of Padua on 12th February 2008, Monsignor Antonio Mattiazzo had the idea of a symposium on Rosmini’s life and thought, when he was a student in Padua in the first years of the 19th century. The Rector Prof. Vincenzo Milanesi enthusiastically accepted the proposal and he entrusted Francesco Todescan (University of Padua) with the task of the organisation concerning the University and particularly the philosophical and juridical thought. Afterwards Prof. Father Andrea Toniolo, head of the Theological Faculty of Triveneto, was entrusted with the task of organising the part of the symposium concerning the theological thought of the philosopher of Rovereto and Father Francesco Massagrande, Director of the Collegio Universitario Don Nicola Mazza with the help of Professor Renato di Nubila were entrusted with the task of organising the part concerning the biography. The event was prepared by some joint meetings with Prof. Antonio Papisca, Prof. Michele Nicoletti, Father Giancarlo Grandis, Father Valerio Bortolin, Alberto Peratoner and Marta Ferronato.

During these meetings the title La persona in Antonio Rosmini tra etica, diritto e teologia (The Person In Antonio Rosmini, Analysed From The Point Of View Of Ethics, Law And Theology) and the date – 11th December 2008 – were chosen. The programme of the speeches was decided, as well: Prof. Markus Krienke (Theological Faculty of Lugano) was holding his speech on Antonio Rosmini pensatore ed educatore. Un profile biografico («Antonio Rosmini As A Thinker And An Educator. A Biographical Profile») at Collegio don Mazza on Wednesday 10th December. Francesco Traniello (University of Turin) was holding his speech on Antonio Rosmini. Per un inquadramento storico-biografico («Antonio Rosmini: Historical and Biographical Background») and Enrico Berti (University of Padua) was holding his speech on La persona nella filosofia di Antonio Rosmini («The Person In Antonio Rosmini’s Philosophy») dealing with the cruxes of the matter concerning philosophy and anthropology in the Aula Magna (Main Hall) of the University of Padua in the morning of 11th December. Marta Ferronato was entrusted with an in-depth examination from the point of view of philosophy and law in Rosmini: Diritto e diritti della persona in Antonio Rosmini («Law And Rights Of The Person In Antonio Rosmini») and at the end Luciano Matusa (University of Genoa) was describing the Influssi del pensiero politico-giuridico di Antonio Rosmini sulla cultura cattolica e non solo del Novecento («Influences Of Rosmini’s Political And Juridical Thought On Catholic Culture And More In The 20th Century»).

In the afternoon the seat of the symposium was going to be the Aula Magna (main hall) of the Theological Faculty of Triveneto and the first speaker was going to be Markus Krienke again: Essere- conoscere – agire. I presupposti teorici dell’antropologia rosminiana («To be – to know- to act. Theoretical principles of Rosmini’s anthropology»). Afterwards Alberto Peratoner (Theological Faculty of Triveneto) was holding his speech on All’intersezione dei piani filosofico e teologico del sapere: la persona in Antonio Rosmini («The Intersection Of The Philosophical And Theological Levels Of Knowledge: The Person In Antonio Rosmini»); Father Giancarlo Grandis (Theological Faculty of Triveneto) was speaking on La prospettiva personalistica dell’etica rosminiana («Personalistic Perspective In Rosmini’s Ethics»); Michele Nicoletti (University of Trento) was speaking on Il personalismo rosminiano tra teologia e politica («Rosmini’s Political And Theological Personalism»).

As it is well explained in the introductory programme of the symposium «Rosmini’s thought is still of particular interest at present time, not only because some elements of his reflections on man, world and God continue to be important and relevant, but also because his thought deals with the very identity of contemporary condition as far as its essential characteristics are concerned. In fact, Rosmini prophetically described the fragmentation and disarticulation of knowledge, which are destroying the cultures of our time and that is cracking the ground, after having dried it up, ploughing it with deep and apparently irreversible crises».

Rosmini’s vast production (his complete works: about 80 volumes – an impressive number, as he lived only for 58 years and in his works there is a high conceptual complexity) offers revealing reflections on man’s reality and his existence in a unitary comprehension of his ontological and juridical, phenomenological and existential, ethical and political constitution even today.

 

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Francesco Barba

La strutturale chiusura dell’attesa e l’assedio dell’assenza. Note intorno a I corinzi

Con il presente contributo si intende rileggere le svolte esistenziali che emergono nella prima lettera ai Corinzi concentrandosi sui concetti cardini che da essa con forza emergono, quali l’attesa, la vocazione, l’assenza, l’imminenza e l’alterità. La radicale lettura barthiana di tutta la lettera paolina in chiave escatologica permetterebbe di focalizzare l’attenzione sui concetti sopra citati mantenendo sì una lettura fenomenologica ed esistenziale, offrendo tuttavia la possibilità di staccarsi dalla interpretazione heideggeriana così come emerge nella Fenomenologia della vita religiosa che accompagna, come nota di sottofondo, tutto il testo (pur partendo dai medesimi presupposti).

 

(The structural closure of the expectation and the siege of absence. Some notes concerning The Corinthians). The following contribution aims at analysing the existential turning points in the First Letter to the Corinthians and it aims at highlighting the main concepts of this letter, such as expectation, vocation, absence, imminence and alterity. Through Barth’s  radical interpretation of St. Paul’s letter from an eschatological point of view it is possible to focus on the above mentioned concepts, maintaining the phenomenological and existential interpretation, but also offering the possibility of  avoiding Heidegger’s interpretation in Phenomenology of Religious Life, that is the background of all the text (even if it has the same premises).

 

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Loretta Marcon

Monaldo Leopardi e il limbo: un caso di censura ecclesiastica nella metà dell’‘800

Monaldo Leopardi è ricordato per essere stato il padre di Giacomo, ma forse poche persone sono a conoscenza che egli fu autore di molte opere, alcune delle quali di argomento teologico. Questo contributo analizza il volume dal titolo Considerazioni sullo stato dei bambini morti senza Battesimo e le vicende di censura incontrate, tali da costringere Monaldo a pubblicarlo fuori dai patrii confini. Nell’opera egli sostiene, tra i vari altri argomenti, una dottrina di metodo distinguendo il vero e proprio dogma di fede, da ciò che è dottrina comune. In tale distinzione intervengono sia l’uso attento delle Scritture e dei documenti patristici e conciliari, sia argomentazioni di ragione.

 

(Monaldo Leopardi and the Limbo: a case of ecclesiastical censure in the middle of the 19th century). Monaldo Leopardi is remembered as Giacomo Leopardi’s father, but only few people know that he was also the author of many works and that some were theological works. This article analyses the volume Considerazioni sullo stato dei bambini morti senza Battesimo («Reflections On The Condition Of The Children Who Die Without Being Baptised») and when it was censured, so that Monaldo was obliged to publish it abroad. In his work he argues – among other subject matters –for a doctrine of method, distinguishing between the very dogma and the common doctrine. This distinction is based on an attentive reading of the Scriptures and of the patristic and conciliary documents as well as arguments of reason.

 

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