2006 – fascicolo 3

Studia Patavina – anno LIII (2006) – fascicolo 3 – (settembre – dicembre 2006)

Editoriale

W. KASPER
Università e Teologia di fronte alla questione della verità

Ricerca

P. GIOVANNUCCI
Infallibilità nel canonizzare e certezza della santità nel XVII secolo

Problemi e discussioni 

F.TUROLDO
Valore e limiti del modello dell’autonomia decisionale in sanità. Una prospettiva filosofica

Note

P. GIOVANNUCCI
Fama di santità e vero martirio. Riflessioni su una recente lettera di papa Benedetto XVI alla Congregazione della causa dei santi

R. RINALDI
Il ministro generale padre Vigilio da Valsugana e Pio XI (I parte)
Il vescovo Vigilio Federico Dalla Zuanna nella resistenza (II parte)

S. VISINTIN
L’Intelligent Design Movement e la teologia.

Recensioni, schede e segnalazioni bibligrafiche

Libri ricevuti


Editoriale

WALTER KASPER
Università e Teologia di fronte alla questione della verità

L’Editoriale è la Prolusione tenuta a Padova (Italia) in occasione della solenne Inaugurazione della Facoltà Teologica del Triveneto il 31 marzo 2006. Il cardinal Kasper riflette su ciò che costituisce il fondamento della teologia e dell’Università: la questione della verità. Va superata la dicotomia tra fede e scienza, rifiutando la teoria della doppia verità (della filosofia e della fede) e la teoria dei due piani (naturale e sopra-naturale), per giungere al dialogo tra fede e ragione, teologia e scienze umane, Chiesa e cultura. Nella ricerca della verità, la contingenza attuale sollecita la teologia, e in ultima analisi ogni disciplina universitaria, a superare le sfide delle ideologie postmoderne e dei fondamentalismi religiosi non solo sulla base della fede ma anche con argomentazioni razionali.

(Universities and theology in relation to the problem of truth.)
This editorial is the prolusion delivered in Padua (Italy) on the occasion of the solemn inauguration of the «Facoltà Teologica del Triveneto» on 31st March 2006. Cardinal Kasper reflects on the problem of truth, that is the basis of theology and universities:. The dichotomy between faith and science must be overcome, rejecting the theory of dual truth (the truth of philosophy and the truth of faith) and the theory of the two levels (natural level and supernatural level), in order to reach a dialogue between faith and reason, theology and human sciences, church and culture. In the search for truth the present circumstances stimulate theology and in conclusion every university discipline to overcome the challenges of post-modern ideologies and of religious fundamentalisms, not only on the basis of faith, but also using rational arguments.

top

Ricerca

PIERLUIGI GIOVANNUCI
Infallibilità nel canonizzare e certezza della santità nel XVII secolo

Lo studio propone una panoramica delle posizioni dottrinali di teologi e canonisti della prima metà del XVII secolo a proposito del problema relativo alla possibile infallibilità del papa nel canonizzare i santi. L’esposizione mostra come, a partire dalle riflessioni in materia del domenicano Luca Castellini, e del gesuita Gregorio de Valencia,l’impostazione infallibilistica divenga sempre più diffusa, nonostante le riserve in merito di autori pur importanti come Giovanni di san Tommaso.

The essay offers a choice of doctrinal positions developed by theologians and canonists of the 1st half of XVIIth century about the problem of the possibility of papal infallibility in the canonisation of the saints. The work shows how, after the writings of Luca Castellini o.p. and Gregorio de Valencia s.j., the infallibilistic line becomes more and more spread, although the critical reserves of important authors such as Giovanni of Saint Thomas.

top

Problemi e discussioni

FABRIZIO TUROLDO
Valore e limiti del modello dell’autonomia decisionale in sanità. Una prospettiva filosofica.

Il presente saggio si propone di mettere in luce le ragioni che giocano a favore dell’autonomia decisionale nel campo sanitario, ma anche i possibili rischi e la tendenziale deriva soggettivistica, individualistica e persino razionalistica che tale nozione può assumere. A favore dell’autonomia gioca innanzitutto l’esigenza di umanizzare la sanità, ascoltando i desideri e le aspirazioni dei pazienti, evitando così di considerarli oggetti passivi delle cure mediche. In secondo luogo è il carattere stesso della medicina, il suo essere una disciplina probabilistica e statistica, a spingere verso un’adeguata valorizzazione dell’autonomia di chi è sottoposto a decisioni rischiose. L’autonomia, però, non può essere solo quella dei pazienti e i medici non possono ridursi a meri esecutori di decisioni loro imposte da altri. L’autonomia, inoltre, non può essere intesa come capriccio, come scelta assolutamente svincolata da qualsiasi criterio razionale o da qualsiasi sistema di valori morali. Infine, l’autonomia non è sempre e solo l’autonomia di un soggetto sano, adulto, in grado di intendere, di volere e capace di esprimersi attraverso un linguaggio coerente, ma può essere anche un’autonomia residuale, espressa attraverso modalità non verbali, da chi, ormai, non è più in grado di parlare.

(Values and limits of the autonomy of the health service in making decisions. A philosophical perspective).
This essay aims at highlighting the reasons for the autonomy in making decisions and the trend of yielding to subjectivism, individualism and even rationalism that autonomy may cause. A reason for autonomy is the necessity of humanising the health service, listening to the patients’ wishes and aspirations, therefore avoiding considering them as passive objects of the medical care. Another reason is the distinctive character of medicine that is a probabilistic and statistical discipline: this reason highlights the importance of the autonomy of those who have to make risky decisions. But the autonomy cannot only be the patient’s and the doctor’s autonomy: they are not mere performers of decisions imposed by others. Furthermore, autonomy cannot be considered as a whim, as a choice completely separated from any rational criterion or from any system of moral values. Finally autonomy is not always and only the autonomy of a healthy adult who is able to intend and will and who is able to express himself/herself using a coherent language, but it can also be the residual autonomy, expressed by those who are not able to speak any more using non-verbal communication.

top

Facebooktwitterlinkedinmail