Insegnaci a pregare

Augusto Barbi, docente emerito della Facoltà, pubblica un saggio sulla funzione edificante e storico-salvifica della preghiera nell’opera lucana.

La preghiera è esperienza fondamentale nella formazione del credente e delle comunità cristiana. Fra gli autori del Nuovo Testamento, è Luca a dare particolare rilevanza alla preghiera fino a farne il motivo che segna tutte le tappe della storia di salvezza narrata nei suoi due volumi (Luca-Atti).
Lo studio di Augusto Barbi, Insegnaci a pregare (Lc 11,1). La funzione edificante e storico-salvifica della preghiera nell’opera lucana, edito da Cittadella (pp. 326, € 22,90), ripercorre il tema della preghiera lungo il filo della storia di salvezza, guardando alla preghiera d’Israele, a Gesù modello e maestro di preghiera e all’esperienza di preghiera della prima comunità cristiana, configurata su quella di Gesù e sul suo insegnamento.
I lettori potranno cogliere, alla fine, non solo la struttura dialogica della preghiera ma anche la sua finalità edificante e identitaria all’interno del progetto storiografico lucano e saranno sollecitati a modellare la propria esperienza di preghiera su quella di Gesù e della Chiesa primitiva, facendone il luogo della loro fedeltà al disegno divino che si dipana ancora oggi nella storia.

L’autore. Augusto Barbi è presbitero della diocesi di Verona, licenziato in Scienze bibliche nel Pontificio Istituto Biblico e dottore in Teologia biblica alla Pontificia Università Gregoriana. È docente stabile emerito nella Facoltà teologica del Triveneto e docente di Teologia biblica allo Studio teologico San Zeno di Verona. Fra le sue pubblicazioni, i due volumi di commento a testi degli Atti degli Apostoli (Messaggero, 2003 e3 2007) e il saggio Se qualcuno vuole seguirmi (Mc 8,22-10,52). Il lettore e i paradossi della croce (Messaggero, 2017). È autore di numerosi articoli in riviste scientifiche e miscellanee, particolarmente sull’opera lucana.

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