Secondo ciclo TS – Focus sulla conversione, emblema dello scenario spirituale religioso contemporaneo

News aa 2019/2020 Percorso di teologia – specializzazione in Teologia spirituale. Oggi le persone sono portate a sperimentare e a cambiare con una frequenza e una velocità maggiore rispetto al passato. Un fenomeno nuovo, che sarà messo a tema nel seminario annuale. Intervista ai coordinatori proff. Giuseppe Quaranta e Ugo Sartorio.

Il ciclo di specializzazione in Teologia spirituale per l’anno accademico 2019/2020 sarà caratterizzato dall’attenzione al tema della conversione, che verrà trattato nel seminario-laboratorio annuale, dal titolo Conversioni e conversione. Pensare la conversione oggi tra religione, spiritualità e stili di vita, coordinato dai docenti Giuseppe Quaranta e Ugo Sartorio, con i quali approfondiamo il tema.

Il concetto di conversione si è evoluto nel tempo. Dall’originaria prospettiva missionaria a una figura inedita di “convertito”: che caratteristiche ha oggi questa nuova figura?

«Mentre nei secoli della cristianità si parlava della conversione in prospettiva prevalentemente missionaria e, in via eccezionale, in rapporto a figure di grandi convertiti, comunque sempre in chiave apologetica, oggi a livello religioso la conversione è un fenomeno trasversale. Essa è infatti intesa sia come passaggio da una religione all’altra, sia come presa di coscienza di un impegno da rinnovare all’interno della stessa tradizione religiosa (si pensi al fenomeno evangelico dei born again), sia infine come possibile abbandono di interesse per la religione di appartenenza (apostasia, de-conversione o disaffiliazione)».

E non è solo un fenomeno religioso…

«Lo studio della conversione non è più di sola pertinenza della teologia ma anche delle scienze umane e sociali, nel cui ambito è stata coniata l’espressione conversion careers: gli uomini del dopo-religione sono infatti tentati di convertirsi in tutte le direzioni, perché non attira tanto la conversione (una volta per tutte, come cambiamento definitivo), quanto piuttosto il convertirsi (il sempre di nuovo cambiare condizione), seguendo la logica della sperimentazione e dell’adesione con diritto di permuta. E questo in diversi ambiti: dalla professione (cambiando spesso lavoro) allo stile di vita (diventando vegani o abbracciando pratiche di meditazione) alla condizione sessuale…».

Questo continuo convertirsi, figlio dei nostri tempi, non si può forse leggere anche come una forma di leggerezza, quasi di disimpegno? Oppure c’è comunque un’autenticità della e nella ricerca?

«Oggi viviamo in tempi molto “duri”, come sottolineano i sociologi, e la spiritualità appare una risorsa proprio per resistere alla durezza del vivere contemporaneo, alla precarietà dei rapporti affettivi, sociali, professionali. Spesso le persone escono dalle grandi chiese e guardano alla ricerca spirituale per trovare risposte ai fallimenti e alle difficoltà della vita, cui le chiese tradizionali non sembrano offrire esperienze comunitarie emotivamente coinvolgenti e messaggi semplici. Al fondo c’è una ricerca di senso, che non va banalizzato, ed è questa la molla che spinge a cercare e a cambiare».

L’attrazione verso il cambiamento è un fenomeno solo individuale oppure ha risvolti anche dal punto di vista comunitario?

«Si apre qui il grande tema del cristianesimo di conversione, che determina il successo delle chiese evangeliche e pentecostali, soprattutto nelle Americhe e in Africa. Queste vengono percepite come comunità che rispondono ai bisogni personali, con un messaggio semplificato e connotato di emotività, dotate di una struttura a rete non legata al territorio, di contro alle grandi istituzioni religiose che appaiono invece burocratiche, pesanti, fredde e quindi poco attraenti».

E queste istituzioni come rispondono?

«Sono tendenze che ci fanno interrogare sul futuro del cristianesimo, sia dal punto di vista delle esperienze personali sia a livello di configurazione del cristianesimo stesso. Questo fenomeno estremamente poliedrico certamente chiama la chiesa a rinnovare se stessa, ritrovando un nuovo modo di essere chiesa di popolo, attenta sì al rapporto personale con Cristo ma senza trascurare l’ambito sociale e culturale che è parte del proprio impegno per tradizione».

In questo panorama vasto e variegato, qual è l’approccio della teologia spirituale?

«Da una parte c’è l’ascoltare e l’interrogarsi, venendo a contatto con le nuove narrazioni delle conversioni; dall’altra c’è il compito di pensare alla qualità cristiana del processo della conversione, che a volte è fulminea e altre volte è un percorso molto lungo, comunque mai incasellabile in una dinamica tipica. Un tema che la spiritualità poteva affrontare, fino a non molti anni fa, in maniera lineare senza uscire dai suoi confini, esige oggi un approccio decisamente interdisciplinare».

Come sarà affrontato il tema nel seminario-laboratorio?

«Il seminario farà interagire tra loro i diversi approcci (filosofico-antropologico, psicologico, sociologico, teologico, spirituale…) al tema della conversione, affinché ogni studente, focalizzando un concreto percorso di conversione, non solo religiosa, possa mettere a frutto le acquisizioni della parte teoretico-propositiva (le lezioni degli esperti) attraverso un lavoro personale di indagine sul campo».

Paola Zampieri

 

Informazioni e approfondimenti:

  • È possibile iscriversi al seminario-laboratorio anche come uditori.
  • Il seminario-laboratorio e i corsi di Liturgia (prof. Gianandrea di Donna), Teologia sistematica (prof. Simone Morandini), Temi di teologia biblica (prof.ssa Roberta Ronchiato), Temi di teologia pastorale (prof.ssa Assunta Steccanella) e Temi di teologia spirituale (prof. Alessandro Grossato e prof. Claudio Stercal)  sono validi per l’aggiornamento e la formazione dei docenti. Iscrizioni tramite la piattaforma SOFIA. La Facoltà è ente accreditato presso il Miur ai sensi della Direttiva 170/2016.
  • Descrizione dell’offerta formativa.
  • Depliant informativo per l’aa 2019/2020.
  • Programma dei corsi.
  • Articolo Convertirsi oggi, tra religione, spiritualità e stili di vita  

Le iscrizioni alla Facoltà teologica del Triveneto
sono aperte fino alla fine di settembre 2019.

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