Studia patavina si rinnova. Un laboratorio di idee all’insegna del dialogo

COMUNICATO STAMPA 13/2021

COMUNICATO STAMPA 13/2021
Padova, 7 giugno 2021

Studia patavina si rinnova
Un laboratorio di idee all’insegna del dialogo

È uscito il n. 1/2021 della rivista della Facoltà teologica del Triveneto, firmata dal nuovo direttore don Stefano Didonè. Rinnovata nella veste grafica, la rivista prosegue idealmente il dialogo fra i saperi che ne caratterizza la storia e si fa promotrice di spazi di dibattito su temi di attualità teologica e culturale.
Fra gli argomenti trattati: un focus su sinodi e sinodalità nel primo millennio di storia della chiesa e una ricerca sul discernimento in comunità; la competenza teologica del presbitero a servizio di una fede consapevole e una riflessione su come recuperare le dimensioni della disuguaglianza che la pandemia di Covid-19 ha accentuato.

 

È uscito il fascicolo 1/2021 di Studia patavina, primo numero firmato dal nuovo direttore, don Stefano Didonè. La rivista si presenta rinnovata nella veste grafica e con una linea editoriale che prosegue nella direzione consolidata nell’ultimo decennio e che intende svilupparsi particolarmente nella dimensione del dialogo.

LA RIVISTA. Nata nel 1954 dall’incontro dei due Studia della città del Santo, l’Università e il Seminario, la rivista dal 2011 è espressione della Facoltà teologica del Triveneto e si è potenzialmente aperta agli altri atenei del territorio (Bolzano, Trento, Trieste, Udine, Venezia e Verona), con cui oggi intende allargare il confronto sui temi di maggiore interesse e attualità scientifica. «Il dialogo – spiega don Stefano Didonè, direttore da novembre 2020 – è un processo che esige come presupposto necessario e fondamentale il reciproco riconoscimento. Tale reciprocità, senza sconfinamenti e nel rispetto dell’autonomia dei saperi, vale innanzitutto nel tradizionale rapporto tra filosofia e teologia». L’indagine sul tema del “pratico” e delle “pratiche”, che ha impegnato i docenti della Facoltà fin dal suo nascere nel 2005 e a cui la rivista ha dato spazio, è una questione che può rilanciare Studia patavina nel dibattito culturale. «Mostrare il rilievo del pensiero teologico anche dal punto di vista antropologico – spiega – crea un punto di vista che può accomunare la ricerca teologica con quella filosofica e con quella di ogni scienza che, in vario modo, si occupa della realtà umana».
Questo aspetto apre la strada a molte piste di ricerca, fra cui Didonè segnala «la riscoperta della dimensione del corpo – inteso sia come corporeità sessuata, sia come corpo sociale –, le sfide che provengono delle neuroscienze e il contesto multiculturale nel quale ripensare il rapporto tra le religioni mondiali». Il contesto pandemico che stiamo vivendo introduce ulteriori elementi di riflessione: la crisi del mercato del lavoro, le disuguaglianze sociali, il rapporto con il mondo della scuola e della cultura. Altre ne aggiunge il magistero di papa Francesco, che spinge a considerare gli aspetti anche più sociali della ricerca teologica, non ultimo il rilievo delle relazioni tra persone e istituzioni.
Tra novità e conferme Studia patavina intende continuare a svolgere il suo servizio di riflessione filosofica e teologica offrendosi come strumento culturale per le chiese del Nord Est.

GLI ARTICOLI. Venendo ai contenuti del fascicolo, in apertura si trova il focus Sinodi e sinodalità. Il primo millennio, coordinato da Cristina Simonelli (docente di Patrologia all’Istituto superiore di Scienze religiose “San Pietro martire” di Verona) e Silvio Ceccon (docente di storia della chiesa negli Istituti superiori di Scienze religiose di Padova e di Vicenza). È la prima tappa di un percorso (la seconda sarà pubblicata nel prossimo numero) che intende contribuire dal punto di vista delle discipline storiche al laboratorio ecclesiale sulla sinodalità. Non si tratta di aggiungere materiali per una storia dei sinodi – spiegano i curatori – ma di presentare un quadro, costituito da specifici eventi e da questioni che li accompagnano e li attraversano, riconoscendo negli eventi descritti dei “luoghi di intelligenza della fede”. All’acribia dell’analisi dei documenti e dei rispettivi contesti – fatti di modelli politici, di ragioni teologiche, di relazioni fra persone e fra sedi ecclesiastiche – si uniscono l’attenzione a una più ampia narrazione storica e una attenta lettura ecclesiologica. In questa direzione si muovono i cinque contributi del focus, casi di studio che si esercitano su tematiche specifiche scritti da docenti della Facoltà e presentati in ordine cronologico: Atti 15: un inizio di prassi sinodale nella chiesa nascente? di Maurizio Girolami (Fttr, sede di Padova); Tra sinodalità e sinodi: la pratica epistolare, di Giuseppe Laiti (Issr e Ita di Verona); Autonomia e comunione negli antichi sinodi africani (secoli III-V), di Davide Fiocco (Issr “Giovanni Paolo I” di Belluno-Feltre, Treviso, Vittorio Veneto, e di Bolzano); Pratiche di comunione in area aquileiese: i sinodi tra IV e VI secolo, di Giovanni Driussi (Issr “Santi Ermagora e Fortunato” di Gorizia, Trieste, Udine); Una chiesa episcopale agli inizi dell’impero carolingio, di Alessandro Scardoni (Issr e Ita di Verona).

Nella rubrica Ricerche, Giovanni Grandi (Università di Trieste) e Assunta Steccanella (Facoltà teologica del Triveneto) in due articoli tra loro collegati presentano gli esiti di una sperimentazione con monitoraggio di un itinerario di discernimento comunitario proposto ad alcuni gruppi target nell’estate del 2020 e realizzato su progetto dell’Ufficio nazionale della Pastorale per le vocazioni della Conferenza episcopale italiana. Grandi presenta dettagliatamente l’impostazione antropologica e la struttura metodologica del percorso svolto, mentre Steccanella analizza i contenuti proposti nella sperimentazione e gli esiti a cui essa ha condotto, nella prospettiva del loro rilievo ecclesiale.

La rubrica Temi e discussioni propone un contributo di Duilio Albarello (Facoltà teologica dell’Italia settentrionale) dal titolo A servizio di una fede consapevole. La competenza teologica del presbitero. Covid 19 e “linee di faglia”: un futuro da costruire è invece il tema dell’articolo di Davide Girardi (Istituto universitario salesiano Venezia) pubblicato nella rubrica Osservatorio.

Completa il fascicolo una ricca sezione di recensioni e segnalazioni bibliografiche.

Il fascicolo 1/2021 può essere richiesto (al costo di € 17,00) a studiapatavina.abbonamenti@fttr.it ed è in vendita su Libreriadelsanto.it

In allegato l’editoriale del direttore Stefano Didonè.

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