Teologia aperta sul mondo

Dies academicus 24 aprile 2015
La Facoltà Teologica del Triveneto ha festeggiato il decennale della sua fondazione nel Dies academicus di venerdì 24 aprile con un ospite d’eccezione: il Segretario di Stato di Sua Santità, S.Em. card. PIETRO PAROLIN, che ha tenuto la prolusione sul tema: Papa Francesco. Visione e teologia di un mondo aperto. (leggi la prolusione ) (ascolta )
In apertura del suo intervento, il card. Parolin ha portato uno speciale saluto e una benedizione di papa Francesco. Ha poi introdotto nella visione del mondo dell’attuale pontefice, un «mondo aperto» fatto «di relazioni e di dialogo, due aspetti che per lui sono una regola di vita», per poi individuare come l’insegnamento della teologia può soddisfare le esigenze di questo mondo e quindi ritornare a considerare la missione della chiesa e della Santa Sede.
La visione di papa Francesco sul mondo aperto, ha evidenziato il cardinale,  si applica anche al rapporto con l’immigrato e chiede che, nell’attuale drammatica situazione, si adottino mezzi rispondenti «a concreti obiettivi di giustizia e alle esigenze di una umanità lacerata nei suoi rapporti dalla legge del più forte e non dalla forza della legge, e che vede ancora le sue istituzioni, a tutti i livelli, operare con idee, strumenti e regole che appartengono al passato e non in grado di fronteggiare fenomeni nuovi e sempre più impellenti».
Nello specifico teologico, il card. Parolin ha richiamato a un insegnamento della teologia aperto sulla realtà e sul mondo e in particolare ha sottolineato come «il dialogo interreligioso è costruttore di pace e cioè artefice di un’opera di grande respiro che potrebbe iniziare nella didattica e nello studio delle facoltà di teologia se esse saranno in grado di farne strumento non di contrapposizione, ma di ricerca della verità». Per creare più giustizia, che è la prima condizione della pace, la Santa Sede deve lavorare anche mediante l’azione diplomatica: «Dobbiamo saper edificare una mentalità e quindi una società sul lungo periodo».
Infine, il card. Parolin ha lasciato un compito agli studenti di teologia: formarsi per offrire un messaggio positivo a tanti giovani che oggi hanno il vuoto nell’anima, per rispondere alla chiusura dell’uomo affinché egli accetti di lasciarsi sorprendere invece di voler controllare e dominare tutto. «Tutto questo richiede un’attenzione profonda, una vera meditazione della parola di Dio, una comprensione della tradizione teologica della chiesa ma, allo stesso tempo, un ascolto del mondo, delle sue tragedie e dei suoi bisogni. Così – ha concluso – potrete parlare con piena sincerità a questa gioventù e all’uomo moderno, suscitando in essi la loro parte migliore, la loro libertà, il loro impegno, la loro passione».
 
Il preside, mons. Roberto Tommasi, nella sua relazione della vita accademica ha espresso l’impegno a lavorare a una «teologia dialogante a servizio di una chiesa in uscita, perché la Facoltà teologica e la teologia non restino luoghi separati, indifferenti alle sorti degli uomini e delle donne dei nostri giorni, ma diventino un ambiente dove il vangelo è una verità “da fare” oltre che da contemplare: un ambiente vissuto come ricerca di ascolto, dialogo e confronto con ogni interlocutore possibile; luogo dove le ricchezze dell’altro sono comprese e valorizzate e dove si contribuisce alla crescita del bene comune formando cristiani capaci di una fede pensata e dialogante e cittadini in grado di operare per una società più aperta e più giusta, pacificata e libera». (leggi la relazione del preside sull’attività accademica (ascolta )
 
Nell’occasione del Dies academicus il gran cancelliere della Facoltà, mons. Francesco Moraglia, ha reso nota la firma di una convenzione tra la Facoltà teologica del Triveneto e la Facoltà di Diritto canonico San Pio X di Venezia. «Il documento che oggi viene siglato – spiega – avvia tra i due istituti accademici una relazione istituzionale e uno scambio per cui sarà possibile agli studenti della Facoltà San Pio X di frequentare il biennio teologico propedeutico alla licenza in diritto canonico presso gli Istituti affiliati alla Facoltà teologica, con pieno riconoscimento degli studi e senza necessità di integrazioni. La collaborazione tra i due Istituti renderà, altresì, possibile uno scambio di docenti, per moduli, per interi corsi o per il dottorato, previo accordo tra i presidi». (leggi l’intervento del gran cancelliere (ascolta )
Questa convenzione si aggiunge a quelle già in essere tra la Facoltà teologica e l’Università di Padova (firmata al Dies academicus del 2 marzo 2011) e l’Università di Verona, l’Accademia di Belle arti di Verona e i conservatori di musica “Evaristo Felice Dall’Abaco” di Verona e “Arrigo Pedrollo” di Vicenza (siglata il 27 marzo scorso nell’ateneo scaligero). Si tratta di convenzioni-quadro che prevedono il reciproco riconoscimento dei corsi (e dei relativi crediti) che si svolgono presso i diversi enti convenzionati, lo scambio di docenti e studenti e lo svolgimento di attività congiunta di studio e di ricerca.
 
 
Paola Zampieri
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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