Un polo teologico per la Diocesi di Trento

Trento. Il nuovo Issr “Romano Guardini” e il nuovo Ita – indirizzati alla formazione, rispettivamente, di laici e di seminaristi – avviano l’anno accademico 2017/2018 con la celebrazione della messa, lunedì 2 ottobre. Il 24 ottobre il dies academicus sul tema “Terra di confini, occasione di dialogo”, con la prolusione del preside della Facoltà mons. Roberto Tommasi.

Lunedì 2 ottobre 2017, alle ore 19 nella chiesa del seminario maggiore di Trento, si celebra la messa di inaugurazione del nuovo anno accademico, presieduta dall’arcivescovo mons. Lauro Tisi. Si apre così il primo anno di attività del nuovo Istituto superiore di Scienze religiose “Romano Guardini” e del nuovo Istituto teologico affiliato, due realtà accademiche che entrano a far parte della rete della Facoltà teologica del Triveneto.
L’Issr raccoglie l’eredità del Corso di Scienze religiose, non più attivo alla Fondazione Kessler, e dello Stat, lo studio teologico trentino affiliato a Bressanone; all’Ita invece è affidata la formazione accademica dei seminaristi.

«L’apertura dei due nuovi istituti è la continuazione, pur con i dovuti aggiustamenti, di un percorso teologico già presente nella nostra diocesi – spiega il direttore dell’Issr, don Stefano Zeni –. Il nuovo impianto istituzionale diventa occasione per rinnovare, nel solco della continuità e rispondendo con creatività e impegno agli stimoli sempre nuovi, l’offerta formativa che a vario livello la Diocesi intende proporre».

La presenza di due istituti di formazione teologica di livello accademico nella città di Trento nasce all’insegna della piena collaborazione.

«Si tratta di Istituti indipendenti e rivolti a una diversa utenza (seminaristi da una parte e laici dall’altra) – sottolinea il direttore dell’Ita mons. Giulio Viviani –, ma con incontri comuni tra docenti e un confronto continuo. Già da mesi con i vari responsabili si è avviata una serie di incontri per programmare insieme le varie scelte e decisioni come pure gli indirizzi dei diversi cicli di studio con reciproca attenzione e condivisione di intenti».

Dialogo per una terra di confine

Una parte della proposta dell’Issr, in particolare, è caratterizzata con i termini “dialogo e confini”. «Questo racconta di un territorio che, proprio perché ai “confini”, necessita e desidera essere promotore di dialogo tra realtà che, pur differenti, credono nell’importanza della formazione culturale. Abbiamo riscontrato che anche nel nostro territorio c’è richiesta di aggiornamento e di crescita sia da parte di chi già collabora a vario titolo nelle strutture pastorali della chiesa trentina, sia da parre di persone mosse da un desiderio di ricerca e di approfondimento personale».
La stessa scelta di intitolare l’Issr al teologo Romano Guardini, dice il desiderio di vivere il “confine” come terra d’incontro.

«Guardini ha saputo annullare la linea di separazione se non, talora, il vero e proprio muro eretto a protezione del proprio recinto, grazie a una “visione”, una Weltanschauung, di straordinaria modernità – scrive l’arcivescovo di Trento mons. Lauro Tisi, nella presentazione dell’Annuario 2017/18 dell’Issr – Un profeta, diremmo con accentuazione biblica. Il quale non provoca oggi solo chi è chiamato ad alimentare con l’alta qualità dell’offerta il nuovo istituto, ma provoca tutta la chiesa, sollecitata da Francesco a “uscire” verso quelle periferie finora inesplorate, anche in ambito culturale».

Proprio il tema Terra di confini, occasione di dialogo. Un polo teologico per la Diocesi di Trento sarà al centro del dies academicus dei due Istituti, che si terrà martedì 24 ottobre alle ore 17 nell’aula magna del seminario maggiore. Interverrà per la prolusione mons. Roberto Tommasi, preside della Facoltà teologica del Triveneto; sarà presente anche l’arcivescovo Lauro Tisi.

Info: www.diocesitn.it/issr-romano-guardini

 

Paola Zampieri

 

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