#1700Nicea 2. Problemi di linguaggio: terminologia e immagini per comunicare la fede trinitaria nei padri cappadoci

14 ottobre 2023. Convegno della Facoltà teologica del Triveneto “Nicea andata e ritorno. Traiettorie di un Concilio”. Abstract della relazione di Chiara Curzel (Istituto Superiore di Scienze Religiose “Romano Guardini” – Trento).

La Scrittura predilige la forma narrativa e sapienziale per parlare di Dio, utilizzando un linguaggio evocativo più che descrittivo, le immagini piuttosto che le definizioni. Ma che cosa accade quando il linguaggio vuole essere definitorio fino ad assumere valore dogmatico, come avviene in un simbolo di fede?

Ci aiuta la riflessione dei Padri Cappadoci, che in pieno IV secolo hanno dovuto ripensare le formule del credo niceno contro la nuova generazione ariana.

La trattazione di Gregorio di Nissa sull’uso del termine “generato” e le considerazioni di Gregorio di Nazianzo sulla incapacità delle immagini nell’esprimere Dio ci richiamano ad alcune attenzioni nell’uso di parole e concetti in ambito teologico. Ogni espressione nasce in un determinato contesto con l’intenzione di essere compresa, ma per i limiti del linguaggio umano ha bisogno di essere spiegata e purificata, come anche di essere riformulata per essere recepita. Alcuni criteri sono necessari non solo per leggere la Scrittura, ma anche per comporre, comprendere e trasmettere le formule di fede.

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