I Sermoni di san Zeno più apertamente dedicati al tema teologico (cf. Tract. I,3.7.17.27.45.54.50.56; II,3.5.8.12.30) testimoniano gli echi della questione ariana e fotiniana presso la comunità cristiana di Verona nel corso della terza fase della crisi ariana successiva al concilio di Nicea (361-381). Pur nella sobrietà di un linguaggio che non indulge a speculazioni dottrinali, ascrivibile all’occasione omiletica e a un preciso intento teorico, i singolari riferimenti a Gen. 1,26-27 e 1Cor. 15,24-28.45-49 sono approntati dal vescovo veronese allo scopo di comprovare l’uguaglianza in virtus natura substantia delle persone divine e l’esistenza ab aeterno del Figlio accanto al Padre, nel solco del tradizionale schema cristologico delle duae nativitates.