#SummerSchoolThailandia.5 – Salvezza, incontro, testimonianza

Giovanna Bortoletto racconta la sua esperienza alla Summer school organizzata dalla Facoltà teologica del Triveneto in Thailandia dal 10 al 24 luglio 2023.

Al termine di questa esperienza della Summer School della Facoltà teologica del Triveneto in Thailandia (10-24 luglio 2023) sono tanti i sentimenti che mi abitano ma li sovrasta tutti una grande di gratitudine! Mi sento davvero una privilegiata per ciò che ho vissuto! Difficile raccontare brevemente un’esperienza così ricca! È come un grande mosaico fatto di incontri, attività, luoghi e contenuti in cui ogni tessera ha il suo perché. Provo a riassumere usando tre parole. La prima è salvezza perché questo è stato il tema del prezioso seminario di soteriologia che abbiamo vissuto insieme ai seminaristi di Bangkok (l’unico seminario cattolico di tutta la Thailandia!) interrogandoci sul bisogno di salvezza dell’uomo di oggi e confrontando la realtà italiana con quella thailandese. La seconda è incontro perché sono stati preparati per noi numerosissimi incontri, tutti di grande qualità e significativi, da quelli con i catechisti di un villaggio della foresta a quelli con il cardinale di Bangkok o con l’abate di un monastero buddhista. Abbiamo sperimentato come il dialogo è possibile solo incontrando l’altro perché è fatto soprattutto di gesti di accoglienza e di cura. Infine la terza parola è testimonianza: ci siamo chiesti cosa vuol dire come cristiani essere testimoni della nostra fede con la vita e questo l’abbiamo visto concretamente nell’esempio dei missionari, a partire da padre Daniele del Pime che con grandissima competenza ci ha introdotto alla scoperta del Buddhismo, a padre Bruno Rossi che ci ha fatto conoscere la fondazione “Laudato si’” dandoci la possibilità di immergerci nelle varie fasi della preparazione del caffè e del cioccolato fino a portarci in mezzo alla foresta a raccogliere le foglie del thè, fino al carissimo padre Bruno Soppelsa che ci ha accompagnati in tutto il nostro itinerario togliendo ogni ostacolo davanti a noi, a partire dalla lingua, e aprendo ogni porta con il suo sorriso e la sua affabilità. Ovunque abbiamo ricevuto un’accoglienza straordinaria fatta di grande apertura e di attenzione alla singolarità di ciascuno: in ogni luogo per esempio abbiamo ricevuto un regalo a testa che veniva consegnato personalmente. Abbiamo sperimentato dal vivo cosa significhino le due parole che hanno guidato la nostra Summer School e che sono dialogo e inculturazione, vivendole in prima persona, aprendoci all’incontro con gli altri e “incarnandoci” in una cultura diversa dalla nostra.

Giovanna Bortoletto

 

Nella foto: Giovanna Bortoletto con padre Daniele Mazza del Pime.

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