Cosa sono due settimane? Due settimane possono essere niente, oppure tutto. Possono passare in fretta, volare in un istante oppure essere un tempo così denso e intenso da richiedere un grande sforzo per essere elaborato, per entrare nello sguardo e nel pensiero.
Penso così alla Summer School della Facoltà teologica del Triveneto che abbiamo vissuto in Thailandia (10-24 luglio 2023), un tempo quasi senza misura, perché tempo di qualità: tempo di esperienze, tempo di incontri, tempo di lavori e tempo di relazioni.
Un tempo che mi fa ritornare a casa “aperto”, con la mente e con il cuore per le cose imparate e le esperienze vissute, i volti incontrati.
In queste due settimane siamo stati chiamati a comprendere i mondi che abbiamo visitato, per provare a entrarvi in punta di piedi e viverli sulla nostra pelle. Il dialogo, l’inculturazione, che erano i due focus della Summer School, insomma, non basta teorizzarli ma vanno vissuti e sperimentati. È solo così, guardando negli occhi le persone e ascoltando con il cuore la loro fede e le loro vite, che la teologia prende vita. E mi piace pensare che, almeno un pochino, noi si sia riusciti in queste due settimane a dare vita a quanto per anni abbiamo studiato e teorizzato. Abbiamo visitato e ascoltato, laddove la teologia è ascolto umile e meditativo; abbiamo vissuto e partecipato, laddove la teologia diventa una pratica; abbiamo lavorato il caffè laddove anche il caffè si fa teologia nella vita delle persone.
Insomma, difficile rendere in poche battute la ricchezza e la complessità di una Summer School che non è stata solo studio e approfondimento ma anche e soprattutto vita ed esperienza. Di una cosa posso dirmi certo: torno grato per la bellezza che ho potuto toccare con mano; per i semi che, io credo, siano stati piantati in questi giorni; per la speranza che questo sia solo il tempo della semina ma certo il lavoro continua, e porterà i suoi frutti.
Mattia Ocello
Nella foto: Mattia Ocello in parrocchia a Lamphun.